Scopri quali sono le 8 bacche velenose per i cani da cui stare alla larga e cosa fare in caso di sospetto avvelenamento.

4 Novembre 2022 di Redazione

Conoscere quali sono le bacche velenose per i cani è molto importante, soprattutto in questa stagione. Infatti, l’autunno è il trionfo dei frutti che in giardino sono soprattutto bacche, fonte di curiosità per i nostri cani e gatti. Ma, mentre i volatili possono cibarsi di questi frutti, molti risultano tossici per i nostri amici a 4 zampe. Ecco tutto quello che devi sapere.

bacche da giardino

Ecco le 8 bacche velenose per i cani

Segue un elenco delle bacche tossiche da cui i nostri animali dovranno stare alla larga:

1. Berretta da prete: hanno alcaloidi.
2. Bacche nere del Ligustro: contengono glucosidi.
3. Le bacche rosso vivo della Nandina, a base di letale acido cianidrico…
4. Le bacche azzurre della Maonia contengono di glucosidi.
5. I pomi del Sorbo degli uccellatori danno disturbi gastroenterici.
6. La vite americana contiene acido ossalico.
7. Le bacche dell’edera contengono glucosidi.
8. Solanum da frutto: velenosi per alcaloidi.

I cuccioli sono i più curiosi: come prevenire il problema?

Oggettivamente, è molto difficile che un adulto decida di cibarsi di una parte di una pianta ornamentale. Diverso è il caso di bambini, cani e gatti. I “cuccioli” non sono in grado di capire il pericolo né di comprendere i divieti nei confronti di determinate piante.

Quindi, per evitare guai, meglio evitare l’acquisto di specie velenose o irritanti. Se invece fossero già presenti in giardino, meglio recintarle con rete metallica alta e ben infissa nel terreno, capace di tenere a distanza di sicurezza i nostri piccoli curiosoni (per i gatti, serve anche una rete che faccia da tetto, ovviamente) fino a quando saranno cresciuti e molto meno interessati a queste cose.

Ricordiamoci comunque che, nel caso di frutti o semi tossici, potrebbero esistere varietà a fiori sterili, che cioè non arrivano al frutto. Per eliminare alla fonte il problema: informiamoci presso il nostro vivaio o garden center di fiducia.

Cosa fare in caso di sospetto avvelenamento

In caso di presunto avvelenamento, cioè se vediamo il nostro cane (o gatto) giocare o mangiucchiare i frutti della siepe, il consiglio migliore rimane sempre quello di consultare al più presto un veterinario o, al comparire di sintomi sospetti, recarsi immediatamente al pronto soccorso vet per la lavanda gastrica e/o la somministrazione di un antidoto.

cane mangia bacche velenose

Solo il veterinario può dirci se provare a indurre il vomito oppure se così facendo peggioriamo la situazione, cosa che accade se, per esempio, la sostanza è di tipo caustico, cioè ustionante. Essenziale capire qual è la causa dell’avvelenamento.

Portiamo con noi le parti della pianta: i frutti, ma anche foglie e fiori per facilitare l’identificazione se non ne ricordiamo il nome. Ricordiamoci che spesso è solo il nome latino scientifico che permette di capire quale sia il principio attivo coinvolto. I nomi comuni italiani o, peggio, dialettali, possono confondere e ritardare l’avvio del procedimento terapeutico.

Tieni da parte queste informazioni e prima di acquistare una nuova pianta per il giardino assicurati che non sia pericolosa per il tuo amico a 4 zampe!

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