Poche e semplici regole da applicare per far sì che i nostri animali domestici possano convivere serenamente all’interno della nostra casa.
Da sempre, per indicare un rapporto conflittuale tra due persone si usa la frase: “sono come cane e gatto”. Una divertente similitudine con il mondo degli animali, che riesce a riassumere in pochi termini l’incompatibilità di carattere tra due persone. Questo vuol dire anche scontrarsi per cose futili, trovare il pretesto per non trovarsi nello stesso ambiente con l’altra persona o semplicemente provare antipatia per qualcuno, a prescindere dal sesso di appartenenza.
A questo punto sorge spontaneo domandarsi: c’è un rimedio per far sì che, almeno, tra i veri cani e gatti si riesca a trovare una giusta soluzione affinché possano vivere in pace e serenità nella stessa casa? La risposta ovviamente è ‘Si!’ Ma questo comporta un periodo di apprendimento delle tecniche da poter attuare, rivolte in primis al padrone o alla padrona dell’animale.
È doveroso fare una premessa, prima di addentrarci sui vari step che dovrebbero essere messi in pratica con serietà e costanza, da parte degli amici umani dei nostri animaletti. Qualora un gatto o un cane abbiano già avuto delle esperienze negative con l’altra specie, potrebbe risultare più complicato riuscire a trovare una quadra. Se il nostro gattino è stato morso dal cane o se il nostro fido è stato attaccato dal micio, magari per difendere il territorio, riuscire a farli convivere pacificamente, risulterebbe senza dubbio più faticoso.
Convivenza cane e gatto: è possibile?
Se questo esempio non dovesse rappresentare la nostra situazione, allora è bene prendere appunti e leggere attentamente questi consigli da applicare nella propria casa. In questo modo non sarete obbligati a dover scegliere per forza se prendervi cura di un gatto o di un cane, per evitare che si creino delle problematiche serie e possano rischiare di farsi seriamente male.
Tenete bene a mente questa regola: è possibile che un solo incontro non sia sufficiente per stabilire la pace e serenità tra i due animali. Come accade nella maggior parte dei casi, è necessario prestabilire diversi appuntamenti, per far sì che possano entrare in confidenza e possano imparare ad accettare reciprocamente la presenza dell’altro.
La parola chiave per questo è ‘graduale’. Tutto deve avvenire piano piano, senza forzare la mano, solo per accelerare i tempi di inserimento dell’animale nella quotidianità dell’altro. Questo porterebbe non solo una dose massiccia di nervoso nei nostri amici a quattro zampe, ma potrebbe vanificare ogni tipo di risultato messo in pratica fino a quel momento.
Regola fondamentale: è importante – e necessario – che venga pianificato con cura il primo incontro tra i due, senza dar spazio all’improvvisazione, rendendo il luogo preposto confortevole. Solitamente, si consiglia di essere almeno in due, così da potersi destreggiare facilmente, qualora dovesse risultare necessario un intervento esterno, magari per sedare una lotta, per il dominio del territorio o per gelosia nei confronti del padrone o della padrona in questione. Tornando a parlare dell’ambiente scelto per far avvenire l’incontro, pertanto, non dovranno essere presenti quegli elementi di distrazione che potrebbero far innervosire o mandare in confusione il cane o il gatto. Spegnere la televisione, la radio, silenziare il cellulare, evitare di urlare o parlare a voce troppo alta, sono alcuni accorgimenti che potranno solo che aiutarci nella missione.
Primo approccio: regole da seguire
Solitamente, essendo il cane la parte più esuberante e difficile da tenere a bada, ricordiamoci di non lasciarli mai completamente da soli, durante questa prima fase. Portarlo ad essere aggressivo nei confronti del gatto in questione, renderà inutile organizzare un secondo incontro. Quando si prende un altro animale domestico bisogna tener conto che, colui che era precedentemente il “capo della casa” non accetterà di buon grado la presenza di un intruso nella sua vita. Sta nella bravura del padrone, riuscire a trovare un modo per farli socializzare. Intanto, le ciotole per bere e mangiare dovranno essere rispettivamente una per il gatto e una per il cane. Ricordiamo che quella del gatto dovrà essere posizionata in una zona distante a quella del cane, così da non permettere all’altro di mangiare il suo cibo.
Quando gli animali si incontrano, anche facendo parte della stessa specie, il loro primo contatto – escluso quello visivo – risiede nell’olfatto. Si girano intorno, si annusano varie parti del corpo e raramente, i due sembrano andare d’accordo al primo incontro. Non fidiamoci e non abbassiamo mai la guardia, non dimentichiamolo mai! Parlando del comportamento dei padroni in questione, quando avverrà l’incontro in quello che sarà il loro territorio, è bene che l’atteggiamento di chi dovrà prendersene cura, sia il più tranquillo possibile, cercando di non far trapelare la paura, il nervoso o l’ansia che le cose non possano andare per il verso giusto.
Per questo motivo, qualora dovesse crearsi un momento di tensione, mettersi in mezzo, potrebbe far sedare gli animi immediatamente. Inoltre, le nostre tasche dovranno sempre avere dei premi, da poter elargire nel corso dell’evento, per premiarli nell’aver fatto qualcosa di giusto. Rotto il ghiaccio tra loro, quando il pericolo si trasforma in curiosità e lo stato di accettazione reciproca è ormai avviato, dovremo aumentare la lunghezza degli incontri sempre in maniera graduale, fino a giungere al momento della convivenza permanente.