L’avvelenamento del proprio cane è la più grande preoccupazione di ogni padrone: scopri come riconoscerlo per agire tempestivamente!
L’avvelenamento nel cane è una tra le più grandi preoccupazioni di ogni padrone: basta un boccone o un’esca avvelenata, in grado di agire in pochi minuti, per portare il proprio amico a quattro zampe ad una morte triste e dolorosa.
Segui i nostri consigli per riconoscere il più in fretta possibile i sintomi, affinché tu possa agire tempestivamente alle prime avvisaglie.
Quando e perché
La passeggiata con il proprio cane per strada o nei parchi può essere molto divertente, ma può diventare un incubo nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe ingoi polpette, involtini di carne o prosciutto, carcasse di piccoli animali o uova, posizionate come esche da avvelenamento.
È risaputo che il cane è un animale propenso ad ingerire ciò che trova lungo il suo percorso, di conseguenza è sempre bene stare attenti a ciò che annusa.
I sintomi di avvelenamento
A distanza di pochi minuti o ore dall’ingestione, a seconda del tipo di veleno con il quale il tuo cane è entrato a contatto, potresti riscontrare i seguenti sintomi:
- Arti irrigiditi e difficoltà di deambulazione
- Salivazione eccessiva
- Respiro affannato
- Crisi convulsive
- Vomito e diarrea
- Stanchezza
- Epilassi
- Letargia
Nei casi più gravi, si possono verificare anche emorragie interne o esterne visibili.
Come procedere
Non appena rilevi i sintomi elencati è fondamentale portare il tuo cane immediatamente al pronto soccorso: il paziente animale è a rischio di vita e deve essere soccorso nelle prime ore dall’ingestione affinché sopravviva.
Inoltre, se noti l’assunzione di una sostanza nociva o se vedi che il tuo amico a quattro zampe inizia a comportarsi in maniera strana, già prima di recarti dal medico veterinario, devi tentare di farlo vomitare immediatamente attraverso l’assunzione di acqua e sale o acqua ossigenata.
Avvertenze
Attenzione: dopo esserti preoccupato di salvare la vita al tuo cane, rivolgiti con una denuncia ai vigili urbani o ai carabinieri.
Le forze dell’ordine non solo dovranno rimuovere le esche avvelenate e bonificare la zona ma, qualora identificassero il responsabile, lo perseguiranno a termini di legge.
