Come scegliere il cane giusto? Spesso siamo influenzati dal nostro gusto estetico. Ma non può essere questo un criterio.

23 Ottobre 2019 di Redazione

Come scegliere un cane?

Avete deciso di prendere un cane, ma non sapete quale razza sia più adatta alle vostre esigenze? Spesso siamo influenzati dal nostro gusto estetico, e di conseguenza tendiamo a scegliere ciò che ci piace a scapito di ciò che è più adatto a noi. E questo vale anche per il cane che vogliamo. Ma non può essere solo questo un criterio: vediamo insieme come scegliere il cane giusto!

Cani da pastore

Il cane da pastore indica due tipologie diverse di cani: i conduttori e i grandi guardiani. Per fare un esempio, il Pastore Scozzese è un conduttore, il Pastore Maremmano-Abruzzese è un guardiano. Quando parliamo di conduttori, ci riferiamo a cani adatti a guidare greggi e/o mandrie in fattoria.

I conduttori sono caratterizzati da grande velocità e reattività, fisicamente quasi instancabili e con un intelligenza molto elevata. Decisamente non sono cani adatti a chi non abbia tempo e volontà per fare attività sportiva con loro. Ozio e noia sono la peggior maledizione che possa toccare a un cane da conduzione: la conseguenza sarà iperattività, distruttività, abbaio nevrotico, automutilazione, depressione, aggressività.

Come scegliere un cane da guardia?

I cani da guardia sono decisamente attivi e fulminei… soprattutto quando passa uno sconosciuto in mezzo al nostro giardino. Scegliere un cane da difesa implica una buona raccolta di informazioni preventive per capire chi stiamo portando a casa.

Un Dobermann è assai diverso da un Boxer, a sua volta ben differente da un Rottweiler che, ha poco da spartire con un Dogue de Bordeaux o un Mastino Napoletano. Ma tutti loro sono stati selezionati per la guardia e la difesa attiva. E le loro doti, assai preziose, impongono però buona competenza e capacità di gestione, per evitare guai.

I cani da caccia

I cani da caccia sono dotati di un notevole olfatto. Interessante notare che molti di questi cani, come il Setter Inglese o il nostro Bracco Italiano, sono decisamente sensibili ma spesso i cani da caccia “classici” mostrano in genere una minore reattività e un rarissimo utilizzo dei denti come valvola di sfogo dello stress.

In altre parole, la mordacità è mediamente molto bassa. Lo stesso non vale per i cani da tana, cioè i Bassotti e quasi tutti i Terrier, ma è logico: selezionati per infilarsi in bui cunicoli sotterranei e stanare per esempio una volpe o un tasso non possono certo essere particolarmente “pacifisti”. Non è certo la docilità una caratteristica di questi cani. Ciò non significa che non siano partner fantastici, ma ci vuole più pazienza e attenzione nell’educazione.

Scegliere un cane da compagnia

Il cane come amico e nient’altro è una creazione moderna, almeno come scelta “di massa”. Avere un cane senza uno scopo pratico era un lusso, oggi, invece, il numero dei cani scelti soltanto come compagni è sempre più in crescita.

Esempi di cani da compagnia sono il Carlino o il Chihuahua. Altre, invece, sono entrate a far parte di questa categoria arrivando, però, da un passato più attivo. Il caso più eclatante è il Barbone che, un tempo, era considerato un cane da caccia, il Labrador Retriever, o il gruppo dei Bichon, che include anche il nostro Bolognese, cani utilizzati per eliminare i topi sulle navi, dunque cani attivi e determinati.

Si potrebbe continuare ma lo scopo di queste righe è far notare che, spesso, un cane “da compagnia” è anche vivace, intelligente e volenteroso e non un soprammobile. Una vita di ozio completo non è adatta neppure a questa tipologia di cani, perché sono cani, appunto. Dunque informiamoci sempre su caratteristiche e temperamento di ogni cane per una scelta sempre più consapevole per noi e per loro!

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