Il cane ha paura degli estranei? Approcci e carezze sono un’invasione del suo spazio
Dal nostro punto di vista, incontrare un cane, adulto o cucciolo che sia, porta alla naturale conseguenza di avvicinarsi a lui. In realtà alcuni cani non gradiscono un simile approccio. A volte il cane ha paura degli estranei e considera approcci e carezze da parte di sconosciuti come un’invasione del proprio spazio vitale. Ecco come fare perché il nostro cane accetti con serenità di essere avvicinato da estranei.
Il cane fissa dei limiti: rispettiamoli
Ci sono dei possibili limiti che il cane può fissare rispetto al mondo esterno: la distanza “personale” e la distanza “intima” o di contatto. Secondo i numerosi studi compiuti su questo tema, la distanza personale ha un limite medio di circa 1,5 metri ed è il cerchio immaginario al di fuori del quale ogni estraneo dovrebbe posizionarsi. Quando ciò avviene il nostro amico si sente al sicuro e vive l’incontro con la dovuta serenità.
Nella distanza intima si verifica il contatto diretto. In questo caso, il cane può accettare oppure no il tentativo di approccio: è proprio in tale situazione che potranno verificarsi gli episodi di maggiore intensità.
Come avvicinare un cane che ha paura degli estranei?
Prima di tutto, dobbiamo sempre chiedere al proprietario se possiamo avvicinarci. In caso di risposta positiva, per aiutare il cane a superare la paura dell’estraneo è necessario rispettare alcune regole del vivere civile in chiave canina. Innanzitutto dobbiamo cercare di avvicinarci a lui con andatura lenta. Giunti a circa un metro e mezzo dal cane, fermiamoci e mostriamo il palmo della mano, eventualmente accucciandoci. Lasciamo che ci annusi per il tempo necessario.
In caso di una decisa volontà di interazione da parte sua, possiamo dare inizio a lievi carezze tra mento e collo, non spostandoci verso la testa. La voce deve essere dolce, quasi si trattasse di un insieme di complimenti sussurrati. Qualora il cane decidesse di interrompere la comunicazione, non cerchiamo di forzarlo ma rispettiamo la volontà di allontanarsi da noi.
Se invece le “feste” andassero oltre misura, con salti e atteggiamenti troppo fisici, spetta a noi restare tranquilli e immobili, meglio se alzandoci da terra con le braccia conserte. Tutto questo faciliterà un nuovo avvicinamento più tranquillo. In alcuni casi, la decisione di muoversi verso di noi può richiedere diversi minuti: è importante continuare a mantenere un atteggiamento silenzioso e disponibile. In breve, la curiosità prenderà il posto della diffidenza, con una piena e gioiosa “violazione” della distanza intima.