A Tursi, in provincia di Matera, il sindaco viete ai cani l'accesso alle piazze. Oipa presenta istanza di annullamento.

1 Luglio 2021 di Giulia Miglietti

Salvatore Cosma, sindaco di Tursi, ha recentemente disposto un’ordinanza che vieta l’accesso ai cani a ogni piazza del Comune e al corso principale della città, via Roma. La pena per i trasgressori oscilla tra i 25 e i 500 euro.

Contro questo provvedimento, ritenuto illegittimo in termini di motivazione, razionalità, non discriminazione e libertà alla circolazione, l’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA) ha presentato istanza di annullamento. Come sottolinea Massimo Comparotto, presidente dell’Organizzazione:

L’atto del Comune di Tursi, che abbiamo impugnato, nel porre un divieto assoluto di condurre cani lungo il corso e nelle piazze di tutta la città per vaghe ragioni di “igiene del suolo pubblico e di decoro” rientra in un elenco di provvedimenti dichiarati illegittimi dalla giurisprudenza amministrativa

Mantenere la città pulita mentre porta a spasso il proprio cane è compito di ogni padrone responsabile. Proprio per questo Massimo Comparotto invita il sindaco Cosma a prendere provvedimenti più decisi nei confronti di chi sporca piuttosto che violare la libertà di circolazione dei cittadini e dei loro cani.

L’Oipa richiede inoltre la modifica del punto 6 della medesima ordinanza, che recita:

è fatto divieto del divieto di abbandonare alimenti, cibi per le strade e nelle aree aperte perché ciò sporca ed imbratta la città con pregiudizio per l’immagine e perché alimenta il fenomeno del randagismo

In questo modo il sindaco vieta di fatto l’accudimento dei randagi presenti sul territorio. Oipa si dice però fiduciosa a riguardo: già in passato, provvedimenti assurdi simili a quello di Cosma sono stati annullati in sede amministrativa. Negli anni Novanta, per esempio, il Consiglio di Stato in sede consultativa ha stabilito fermamente che «nessuna norma di legge fa divieto di alimentare i randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio».

Oppure ancora, in tempi più recenti, su ricorso di Oipa ed Earth, il Tar della Puglia ha dichiarato nulla l’ordinanza del Comune di Panni che vietava di alimentare i randagi presenti in aree pubbliche per motivi di igiene e immagine della città.

Chiudere gli occhi di fronte ad animali in difficoltà è, come sempre, la strada più facile ma non per questo la più giusta. Oipa invita dunque l’Amministrazione comunale di Tursi a disporre, assieme ai volontari, “centri di somministrazione” per randagi e a provvedere, in primo luogo, a potenziare i controlli contro l’abbandono di rifiuti per le strade.

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