Sguardi che non mentono
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima (citazione del grande poeta latino Marco Tulio Cicerone nel De Oratore) e, forse, è così. Di sicuro è vero per i cani: i loro occhi non mentono mai… Lo sguardo in realtà è un gesto, un segnale, anche se non viene inviato con un arto ma con gli occhi. E i cani inviano molti messaggi con lo sguardo, a rafforzare ciò che già stanno dicendo con il corpo e tutto il resto. Allora, guardiamoli anche negli occhi per capire cosa vogliono dirci! Ecco una piccola guida al linguaggio dello sguardo canino.
Sono felice!
Un cane felice, entusiasta o anche solo eccitato per un gioco o la prospettiva di una bella passeggiata, lo dice senza alcuna censura. Con gli occhi. Le emozioni che prova li accendono di una luce forte, brillano infatti. E si fanno più grandi, come a voler trasmettere la stessa emozione a noi e renderci partecipi, condividerla. A questo sguardo tanto eloquente si associa sempre l’equivalente del sorriso canino: bocca aperta fino a mostrare quasi i molari, zigomi che risalgono e lingua che sporge. Impossibile non capire cosa prova il nostro amico!
Ho tanta fame…
Quando il nostro amico, pur con lo stomaco pieno, si accorge che ci sediamo a tavola per mangiare, immancabilmente estrae dal suo repertorio di sguardi quello del randagio in procinto di svenire per mancanza di cibo. Sono occhi languidi e pieni di desiderio che riescono a sciogliere anche i più arcigni tra noi.. e il cane riceverà qualcosa da tavola. Niente di strano, si esercitano in questa parte da trentamila anni circa!
Coccolami, ti prego
Nessuno al mondo, neppure un bambino, è capace di lanciare uno sguardo come questo se non un cane: sono gli occhi che chiedono, spesso supplicano, la nostra attenzione e toccano direttamente le nostre corde più intime, quelle della cura e del conforto che ci appartengono in quanto esseri umani e mammiferi ma che il cane, pur appartenendo a un’altra specie, ha imparato ad attivare per sé semplicemente guardandoci. E… siamo onesti: come si fa a resistere?
Sono arrabbiato
Anche se non ringhia né mostra in altro modo la sua contrarietà, il cane non riesce a celarla del tutto: se lo guardiamo negli occhi ci accorgeremo che si sono ristretti, perché i muscoli delle mascelle si sono serrati e gli zigomi, in risposta, si sono alzati restringendo la parte degli occhi vicina al naso. Come accade anche a noi. Non si sbaglia: è arrabbiato!
Guardami uomo
Per i cani la vista non è il senso più importante, lo sappiamo, ciò nonostante il loro sguardo ha una grande valenza comunicativa, soprattutto nei nostri confronti. La ragione è semplice e stupefacente insieme: i cani sono gli unici animali capaci di cogliere il nostro sguardo, anche a grande distanza, e di seguirne la direzione, uniformandosi a noi se necessario. Neppure gli scimpanzé, i nostri più stretti parenti nel mondo animale, sono capaci di fare altrettanto. Le origini di tutto questo ci riportano alla domesticazione del lupo e all’avvio della nostra collaborazione con questa specie, decine di migliaia di anni fa. Dunque, i cani sanno, a livello genetico ormai, che guardarci negli occhi è un modo molto efficace di comunicare con noi perché non solo per noi la vista è il senso più importante, ma anche quello che consente a un’informazione di raggiungerci immediatamente. E così, ci parlano anche con gli occhi: messaggi dal profondo della loro anima.