Tyson ritenuto un cane problematico e pericoloso: liberato dopo 5 anni di isolamento
Tyson è un bellissimo cane simil rottweiler liberato dopo 5 anni di isolamento sociale grazie all’intervento di Animalisti Italiani. Portato dal suo “proprietario” al canile-lager Parrelli di Roma. La sua situazione drammatica è aggravata dal fatto di essere ritenuto cane problematico e pericoloso e posizionato nel settore 100, noto perché vieta totalmente l’ingresso ai già pochissimi volontari presenti. Da quel giorno nessuno ha più avuto sue notizie e degli altri animali stanziati in tali aree. Sono trascorsi da allora 5 anni, ben 43800 ore di solitudine e disperazione.
Questo “pericoloso” cane oggi, mentre veniva liberato, si è rivelato docile e mansueto. L’isolamento sociale è, fra tutti i maltrattamenti, il peggiore e il più subdolo, perché il cane è un animale sociale e ciò significa che ama stare in compagnia, non solo, ma la sua intelligenza sociale coinvolge anche la sua emotività, la sua intraprendenza, le sue motivazioni ad agire, la sua voglia di vivere.
Il cane Tyson esce per la prima volta dopo 5 anni dal “carcere in regime di isolamento”
Dopo una strenua battaglia a causa del diniego di adozione del cane Tyson, Animalisti Italiani Onlus è riuscito a opporsi all’ostruzionismo che impediva ai volontari l’accesso al canile.
Emanuela Bignami Responsabile Nazionale Randagismo degli Animalisti Italiani che ha seguito la vicenda e la liberazione di Tyson, ha dichiarato: “Non è ammissibile che al giorno d’oggi esistano realtà tanto gravi da arrecare inaudite sofferenze e maltrattamenti agli animali”.
Animalisti Italiani Onlus, ha diffuso con grande gioia la liberazione del piccolo Tyson: “I canili devono essere luoghi di passaggio non di detenzione a vita. Il Comune di Roma ha un dovere nei confronti di questi esseri viventi: tutelare la loro vita di cui è responsabile!
Il cane Tyson oggi per la prima volta da 5 anni, è uscito dal “carcere in regime di isolamento” del canile di Villa Andreina, ha sfiorato un prato verde, respirato aria pura, sentito il profumo di quel sogno chiamato libertà. Lui fa parte della schiera degli ultimi, degli invisibili a cui è stata rubata la speranza, relegati in freddi box in cui hanno trascorso ingiustamente troppi anni delle loro vite.
È tempo che i tanti canili inaccessibili ai volontari aprano i cancelli così come stabilito dalla legge permettendo alle associazioni animaliste di partecipare alla vita della struttura, nell’interesse degli animali e a garanzia di una gestione trasparente. La gabbia da cui oggi Tyson è stato liberato non è solo un luogo fisico, ma è la gabbia dell’indifferenza e dell’oblio in cui per anni è stato confinato il suo cuore”.
Fonte e immagine in evidenza via Animalisti Italiani Onlus