Vista dall'esterno, nessuno avrebbe potuto sospettare che in una villetta pavese si nascondesse un inferno. Eppure, ben 38 cani Breton vivevano qui segregati.

29 Agosto 2020 di Ilaria Aceto

A vederla dall’esterno, nessuno avrebbe potuto sospettare che nella piccola villetta di Marcignago (Pavia) si nascondesse un inferno. Eppure, ben 38 cani di razza Breton vivevano qui segregati, ammassati l’uno sopra l’altro in pessime condizioni igienico-sanitarie. Per fortuna, come riporta il Corriere della Sera, sul posto ieri sono intervenuti i soccorsi, e gli animali sono stati trasportati al vicino rifugio dell’Enpa di San Genesio ed Uniti.

La padrona è una vedova sessantenne, che per i cani aveva sviluppato una vera e propria ossessione. I cuccioli infatti vivevano tutti nella stessa stanza, nella sporcizia e nelle loro stesse feci, senza poter mai mettere piede all’esterno della villetta, neppure per una passeggiata. Già una volta in passato il Comune e l’Asl erano dovuti intervenire, sequestrando dieci cani.

Questa volta la situazione era di nuovo degenerata, tanto che, come riporta il presidente dell’Enpa Pavia Mario Pulvirenti, i soccorritori si aspettavano di trovare 22 animali e invece ne hanno salvati quasi il doppio. Poiché nessuna delle femmine era mai stata sterilizzata, infatti, nuovi cuccioli continuavano a nascere nello spazio angusto.

cani marcignago

Foto via “La Provincia Pavese”

Una volta trasportati al rifugio (che contava già 108 ospiti), tutti i cani sono stati collocati in box più spaziosi. Nonostante ciò, si ostinano a rimanere in un angolo, ammassati l’uno sull’altro, come sono stati abituati. I più piccoli, poi, che non hanno mai visto la luce del sole all’aperto, non riescono neppure ad aprire gli occhi. Molti degli animali inoltre soffrono di malnutrizione, dermatite e sono assaliti da mosche e parassiti. Ora ogni singolo animale dovrà essere accuratamente visitato, come assicura Pulvirenti:

Le guardie zoofile li hanno portati nel nostro rifugio dopo averli prelevati dal loro giaciglio. Molti sono in condizioni serie: hanno vissuto a contatto con i loro escrementi, hanno gli occhi coperti di mosche e la pelle irritata da gravi dermatiti. Dobbiamo visitarli uno ad uno e fare le analisi del sangue per una diagnosi precisa. Per alcune femmine, ad esempio, dobbiamo appurare se ci sia una gravidanza o si tratti di vermi. Un’emergenza che non pensavamo di dover affrontare.

Ora tutti gli animali sono stati salvati. Una volta rimessi in sesto, troveranno nuove famiglie che si prenderanno cura di loro. Ma hanno bisogno di aiuto: l’appello su Facebook dei volontari dell’Enpa di Pavia lo sottolinea: “Servono cucce, cibo, medicinali, antiparassitari, denaro per visite mediche e per i costi sanitari“. Per chi volesse dare una mano, lasciamo il post Facebook qui sotto, dove potete trovare il codice Iban di Enpa Pavia e dare la possibilità ai 38 cuccioli di cominciare una nuova vita.

Nei confronti della proprietaria, invece, interverrà l’amministrazione comunale, con l’aiuto dei servizi sociali e del servizio di igiene.

https://www.facebook.com/cascinaquadrifogliorifugio/posts/3134306603284929

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