Quando si convive con un gatto, porte e finestre possono diventare inviolabili o uniche strade per la libertà. A scegliere la quotidianità migliore per Micio è il suo proprietario dopo avere analizzato i pro e i contro. Se i felini più casalinghi trascorrono le giornate tra dormite sul divano, pappe a base di carne o pesce e tiragraffi, gli esemplari più avventurosi girano per il quartiere. Ma per i gatti è meglio vivere dentro o fuori casa?
Ogni micio è un caso a parte
Che sia dentro o fuori casa, il gatto è un esploratore curioso per natura. Se alcuni proprietari preferiscono tenerlo tra le mura domestiche, altri lo fanno scorrazzare per cortili, giardini e strade. Non c’è una scelta migliore o peggiore: la decisione dipende, infatti, dal vissuto dell’animale. Sì, perché un randagio accolto in casa potrebbe sentirsi oppresso, mentre un felino casalingo sarebbe spaesato tra auto in corsa e altri animali.
Di certo, animalisti e gattari si dividono sulla questione. Secondo alcuni amanti dei mici, un gatto deve vivere dentro casa per non essere investito dalle automobili. Altri credono che il felino più coccolone del mondo debba trascorrere la propria esistenza tra le mura domestiche, così da evitare combattimenti tra randagi. C’è infine chi è convinto che un gatto “libero” possa alterare la biodiversità con l’uccisione di uccellini e piccoli rettili.
Se un gatto randagio non vuole saperne di vivere da recluso, associazioni animaliste e medici veterinari consigliano di sterilizzarlo prima di reintrodurlo nella sua colonia. Solo così è possibile controllare le nascite dei mici e proteggerli da infezioni potenzialmente mortali.