L’Abissino è il gatto che stregò persino i faraoni dell’antico Egitto e che continua a farci innamorare per l’eleganza delle forme, i balzi incredibili e il mantello di grande fascino… ma questi sono solo gli aspetti più immediati in questo magnifico felino: grazie al suo carattere l’incantesimo sarà totale!
L’erede della dea Bastet
A quanto pare, questa splendida razza discende direttamente dai gatti che vivevano lungo le sponde del Nilo, venerati come divinità per l’abilità nella caccia, la bellezza e il fascino misterioso di creature in contatto con il mondo soprannaturale. Lo dimostrano le tante raffigurazioni rinvenute sui papiri e nelle piramidi, i ritrovamenti di gatti mummificati in numerose sepolture e una certa somiglianza con le rappresentazioni di Bastet, dea tra le più importanti del Pantheon egizio, protettrice della fertilità e della casa.
Tra gli egizi, Bastet era venerata anche come divinità della danza e della musica, ambiti in cui l’Abissino sembra trovarsi a suo agio. Leggero, agile e scattante, ha il physique du rôle del ballerino: le sue movenze sono molto eleganti e le sue acrobazie non smettono mai di stupire. Salti, corse e arrampicate si succedono senza sosta, a volte studiate proprio per sorprendere e attirare l’attenzione del compagno umano. Non a caso, questo micio è considerato il giullare del mondo felino.
Carattere del gatto Abissino
Affascinante anche il suo “canto”, più simile al trillo di un uccellino che a un vero e proprio miagolio. L’Abissino ama stare il più possibile accanto al compagno umano ed essere parte attiva della famiglia: ci fa compagnia quando facciamo le faccende domestiche o lavoriamo in smartworking e ci segue dappertutto.
Non ama essere lasciato solo, aspetto da considerare se stiamo pensando di prenderne uno ma siamo tutto il giorno fuori casa. Ha bisogno di giocare o comunque di fare attività molto spesso. Curioso e intelligente, è vivace e brioso e, se annoiato, sa come attirare l’attenzione, magari combinando qualche marachella o assumendo un atteggiamento un po’ permaloso quando viene ignorato. Ricordiamoci però che più affetto e considerazione riceverà, più ne darà in cambio.
Il fascino del ticking
Il mantello è tra le caratteristiche più apprezzate dell’Abissino. Lucido e morbido al tatto, di tessitura fine, è di un bel marrone puntato di nero, con un colore di base del corpo di una tonalità calda, mai tendente al grigio, seppur oggi siano riconosciute anche altre sfumature di colore. Ma a caratterizzare il mantello dell’Abissino è soprattutto il ticking, un’alternanza di bande chiare e scure che attraversano ogni singolo pelo e che rendono il manto simile a quello di un altro felino, ancora più possente e affascinante: il puma.
Il ticking deve essere uniformemente distribuito su tutto il corpo, senza creare macchie o striature, e non deve essere presente sulla pancia e nella parte interna delle zampe. È importante anche che non vi siano zone bianche sul corpo: il bianco è ammesso solo sulla parte alta della gola, sul mento e nella zona delle vibrisse. Per quanto riguarda i colori del mantello, non tutte le associazioni sono concordi: alcune riconoscono i colori di base lepre (nero), blu, sorrel e fawn e tutti questi nella varietà silver. Altre accettano anche chocolate, lilac, rosso e crema.
Scopri di più su questa razza visitando la nostra scheda dedicata all’Abissino.
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