A Sud del Peru è stato recentemente scoperto un geoglifo a forma di gatto, lungo, complessivamente, ben 37 metri. Risalirebbe al primo o secondo secolo a.C.

3 Novembre 2020 di Chiara Pedrocchi

Che cos’è un geoglifo?

È un grande disegno sul terreno che viene ottenuto sia tramite la disposizione di oggetti, come rocce, sassi, ghiaia o terreno (in questo caso si parla di geoglifo “positivo”), sia tramite la rimozione di essi (geoglifo“negativo”).

Pochi giorni fa alcuni archeologi ne hanno scoperto uno nuovo nel Sud del Peru, a forma di… gatto! Sarebbe, questo, l’ultimo ritrovato dei Nazca Lines, un gruppo di misteriose raffigurazioni di piante, animali e figure fantastiche che risalirebbero all’era Pre-Coloniale. Questo è quanto ha dichiarato il Ministro della Cultura Peruviano.

Il geoglifo in questione risalirebbe a un periodo tra il 200 a.C. e il 100 a.C.

Altre Nazca Lines raffigurano una scimmia, un’orca assassina e un umanoide. Il gatto in questione, però, è così grande da essere visibile nella sua totalità solo da un aereo o da un drone. Le linee sono spesse 30-40 cm e il felino è lungo complessivamente 37 metri.

Il geoglifo risalirebbe al tardo periodo di Paracas, iniziato intorno al 100 a.C. Questo sarebbe coerente con le altre Nazca Lines, datate tra il 200 a.C. e il 500 d.C., anche se le prime furono probabilmente realizzate in precedenza. Inoltre, la cultura di Paracas è nota per le sue raffigurazioni di felini su ceramiche e tessili.

Le Nazca Lines fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).

Di recente, i ricercatori hanno trovato tra gli 80 e i 100 geoglifi in questa zona. Johny Isla, direttore della missione relativa alla conservazione delle Nazca Lines al Ministero della Cultura, ha dichiarato:

It might seem surprising that new designs are still being found, but we know there are more out there. In the last few years, the use of drones, which enable us to take images of the sides of hills, makes that possible.

(Potrebbe sembrare sorprendente che nuovi disegni continuino ad essere scoperti, ma sappiamo che là fuori c’è di più. Negli ultimi anni, l’uso dei droni, che ci consente di scattare fotografie dei fianchi delle colline, ha reso possibile scoprirlo.)


Articolo originale su Live Science

Lascia un commento