“Come è cambiata la tua vita con l’arrivo del tuo gattino?” è la ricerca promossa dallo Schesir Think Cat in occasione del lancio del progetto Kitten di Schesir, da sempre attento al benessere dell’animale e brand di Whitebridge Pet Brands.
Il 56% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi a tutti gli effetti “genitore” del cucciolo, in grado di stimolare i sentimenti del 62% dei rispondenti e di rafforzare le relazioni sociali e di amicizia (60%). Per il 77% degli intervistati, nei primi giorni dall’arrivo del piccolo, la casa si riempie di tenerezza e felicità. Scopriamo di più!
Indice
In cosa cosa consiste il progetto “Kitten” di Schesir?
Chi ha un gattino si sente genitore?
Come arriva il cucciolo nelle nostre case?
I rituali da fare col gattino appena arrivato
In cosa consiste il progetto “Kitten” di Schesir?
Questo progetto è stato pensato per aiutare ad accogliere e crescere al meglio il nuovo cucciolo di casa. Una nuova linea di prodotti Schesir Kitten Care con nuove ricette studiate appositamente per supportare lo sviluppo del sistema immunitario e neurologico del gattino. Inoltre, il progetto si arricchisce di Miaopedia. Si tratta di una guida di oltre 80 pagine che contiene i suggerimenti del veterinario, i consigli della Community Schesir e il diario, una sezione su cui annotare i momenti speciali del primo anno di vita col gattino.
Vittorio Saettone, veterinario nutrizionista e R&D Manager di Agras Pet Foods, evidenzia il carattere innovativo del progetto Kitten. “La Miaopedia e il progetto di Schesir sono dedicati proprio a tutti coloro che stanno per affrontare questa nuova avventura ricca di emozioni e li aiuta a diventare “genitori”. Lo scopo della guida è fornire gli strumenti per seguire nel migliore dei modi il percorso di crescita del gattino dalle prime settimane fino al 1° anno di vita. Ricordiamoci infatti che il gattino, alla nascita, è un batuffolo indifeso e inerme ma, crescendo, acquisterà lo spirito e il cuore di un vero felino. Insieme alla tenerezza è importante la responsabilità che implica il fatto di interrogarsi su come assecondare al meglio la sua natura a partire dalle prime fasi di vita”.
“Il lancio del progetto Kitten è molto importante per Schesir”, aggiunge Valeria Molfino, Digital Communication Manager di Agras Pet Foods. “La famiglia Schesir è accogliente, inclusiva. Siamo al fianco dei nostri consumatori e lo facciamo ascoltando le loro opinioni e coinvolgendoli in attività dedicate. È soprattutto grazie a loro se questo progetto, e la nuova linea di prodotti completi e bilanciati per rispondere a ogni esigenza del gattino, ha preso forma. Alla nostra Community abbiamo chiesto di condividere quali fossero state le più grandi difficoltà riscontrate con l’arrivo del proprio gattino e i momenti più belli vissuti oltre alle caratteristiche che, secondo loro, un prodotto completo dovesse avere. Grazie all’ascolto siamo arrivati a individuare e mappare le tematiche più rilevanti da approfondire all’interno della Miaopedia e abbiamo ricevuto importanti input per lo sviluppo dei prodotti. Anche la creazione dello Schesir Think Cat va in questa direzione di dialogo arricchente e costante”.
Chi ha un gattino si sente genitore?
Molto spesso, quando si adotta un gattino, subentra un istinto genitoriale nei suoi confronti.
Secondo l’etologa Margherita Paiano: “Il concetto non è ancora del tutto sdoganato. In ambulatorio il proprietario del gattino non ha remore a definirsi “genitore”. Fuori da questo contesto clinico non avviene lo stesso, per una sorta di pudore o consapevolezza di un atteggiamento sociale dicotomico. C’è una divisione netta tra chi pensa che sia eccessivo trattare il cucciolo di gatto come un bimbo e chi ha un rapporto di accudimento a tutti gli effetti.
Questo rapporto genitoriale però non è solo un riflesso psicologico ma è dato da un’attivazione ormonale che ci porta a comportarci come fossimo dei veri e propri genitori verso una specie che non è la nostra. Non è un sentire solo psicologico ma corporeo che ha una radice chimico-fisica“.
Come arriva il cucciolo nelle nostre case?
Il 10% è preso da un allevatore, mentre la maggioranza arriva in famiglia perché adottato da un gattile/rifugio (36%) o regalato da amici (20%). “I primi giorni con il gatto sono fondamentali per creare un contesto a lui ideale – sottolinea l’Etologa Margherita Paiano. I primi giorni di vita si inseriscono in quelle che vengono definite “finestre temporali sensibili, ovvero giorni in cui il cucciolo cerca di capire dove collocare il “padrone”.
“Quel 36% relativo all’adozione da un gattile o rifugio – conclude la Consulente felina Elena Angeli – ci racconta che è aumentata la sensibilità verso gli animali in difficoltà. Questa scelta deve essere però sempre consapevole, ovvero bisogna assicurarsi di avere uno stile di vita adatto per il gattino”.
I rituali da fare col gattino appena arrivato
Dalle dichiarazioni degli intervistati, la vita domestica risulta essere divertente. Il 39% dorme nel letto col gattino e ci gioca appena sveglio. Il 30% subito dopo il lavoro si ritaglia il tempo per le coccole. I “rituali” col nuovo arrivato sono davvero tanti. Dal guardare insieme la TV, al fare colazione, fino al bacio della buonanotte.
Col gattino si fa di tutto insieme, dal gioco alle coccole, e nel fine settimana è ancora più bello perché “non c’è fretta”! In alcuni casi il piccolo è la nostra ombra e ci segue ovunque, durante le pulizie, in bagno o mentre ci cambiamo. Ma fondamentale, specie durante le prime settimane, è il rituale del gioco che contribuisce a consolidare il rapporto micio-padrone.
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