Il randagismo, piaga della Regione Puglia, può essere visto anche da un punto di vista alternativo dopo che trecani randagi hanno contribuito al salvataggio di un surfista.

17 Agosto 2016 di Giorgio Fattori

Protagonisti di questa storia sono tre cani randagi e un turista tedesco alle prese con il kitesurfing nel bellissimo mare della Baia di San Lorenzo a Vieste. Questa volta però il fenomeno del randagismo, che colpisce così gravemente la regione Puglia, è la chiave di svolta positiva della vicenda. L’uomo, caduto in acqua molto probabilmente a causa del forte vento, rimaneva pericolosamente impigliato nelle corde del suo kite (l’aquilone). Richiamati dalle urla disperate dell’uomo, tre cani randagi di passaggio sulla spiaggia, iniziavano ad abbaiare in maniera forsennata, cercando di attirare l’attenzione dei passanti. Il segnale di allarme veniva per fortuna raccolto da due bagnanti, padre e figlio, che si gettavano coraggiosamente in acqua riuscendo a trarre in salvo il surfista.Testimoni affermano che uno dei tre cani si fosse già lanciato tra le onde per raggiungere l’uomo che stava affogando.

“Tutti i cani, non solo quelli addestrati al salvataggio e al recupero dei dispersi, sono capaci di compiere gesti di incredibile abnegazione e di dare prova di un altruismo che spesso non trova eguali tra gli uomini, dichiara l’Enpa commentando l’episodio. Chi si mostra infastidito dalla loro presenza o li considera come un problema, non dovrebbe mai dimenticare che dietro ogni trovatello può celarsi un potenziale eroe”.

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