Una famiglia di Prato decide di acquistare tramite internet un cane, precisamente un barboncino toy pagandolo 450 euro.

13 Giugno 2018 di Redazione

Acquista un cane su internet e scopre un traffico illecito di animali

Una famiglia di Prato decide di acquistare tramite internet un cane, precisamente un barboncino toy pagandolo 450 euro.
L’acquisto però presenta dei lati oscuri; infatti agli acquirenti non è  stata rilasciata nessuna ricevuta per l’acquisto e la consegna è avvenuta a un casello autostradale. Ma la cosa grave è che il cagnolino è arrivato in condizioni disperate: infestato da ascaridi e coccidi e in condizioni sanitarie generali davvero terribili, tanto che il giorno dopo è morto nonostante il suo nuovo padrone l’avesse portato immediatamente dal veterinario.
Il veterinario ha accertato che il cane non solo non era della razza dichiarata, ma non aveva microchip né pedigree e la sua età anagrafica non corrispendeva a quella dichiarata sul libretto sanitario; libretto sanitario che mancava addirittura della firma e del timbro del veterinario responsabile.

Individuati e indagati i responsabili

Da questa triste vicenda sono partite le indagini della Polizia Provinciale di Prato, che tramite l’annuncio pubblicato su internet è risalita ai venditori, quattro ragazzi italiani residenti fuori dalla Toscana; i quattro sono stati denunciati per frode in commercio, maltrattamento e uccisione di animali, traffico illecito di animali da compagnia.
Purtroppo queste attività illegali sono frequenti e funzionano sempre con lo stesso modus operandi: inserzioni in internet per procacciare la vendita, contatti a mezzo telefono e soprattutto whatsapp e consegna dei cuccioli di cane preferibilmente presso caselli autostradali; il tutto a seguito di sostanzioso pagamento in contanti senza nessuna ricevuta. Presumibilmente si tratta di cuccioli di cane provenienti dall’Europa dell’Est, senza alcuna vaccinazione e con gravi problemi di salute che ne causano la morte nei giorni successivi“. Viene spiegato in una nota a cura della Polizia Provinciale.

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