Inaugurato da poco, il MuBab (Museo Mare Antico e Biodiversità) offre molti buoni motivi per una visita. Scopriteli con noi!

16 Settembre 2020 di Chiara Pedrocchi

Sabato 5 settembre è stato inaugurato il MuMAB – Museo Mare Antico e Biodiversità, all’interno del Polo Turistico ambientale Millepioppi a San Nicomede (Parma), bene confiscato alla mafia, nel Parco dello Stirone e del Piacenziano. Perché visitarlo? Per moltissime ragioni!

Come prima cosa, visitando il parco si avrà l’opportunità di ammirare fossili che hanno circa 7 milioni di anni, di camminare sui resti di un mare antichissimo e… di incontrare gli scheletri di ben tre balene! Inoltre, la nuova sede per il patrimonio di reperti fossili, in precedenza custoditi nel museo Mare antico di Salsomaggiore Terme, è stata arricchita da nuove installazioni multimediali e da una sezione dedicata alla natura protetta del torrente Stirone.

Confiscato alla criminalità, il Podere Millepioppi incarna una virtuosa storia di rinascita che ora restituisce alla collettività un progetto ambizioso, voluto da Parchi del Ducato, Comune di Salsomaggiore Terme, Regione Emilia-Romagna e Comune di Fidenza.

Il nuovo museo è diviso in una sezione geopaleontologica, allestita nell’edificio principale, e in una sezione naturalistica, ospitata nell’ex-stalla della casa colonica del podere.

La sezione geopaleontologica conserva uno dei più ricchi e interessanti patrimoni paleontologici recuperati nel Bacino Padano, frutto di ricerche e scavi effettuati nell’alveo del torrente Stirone dalla seconda metà del 1960, che hanno portato all’istituzione, nel 1988, del Parco Fluviale Regionale dello Stirone.

Nello spazio dedicato alla biodiversità perduta, a spiccare è l’unico esemplare al mondo della balenottera “Plesiobalaenoptera quarantellii”, con uno scheletro quasi integro risalente all’inizio del Tortoniano (10-11 milioni di anni fa), restituito grazie all’erosione del torrente Stirone nel 1985.

La sala immersiva è una sorta di mimetico regno sottomarino dominato dallo scheletro della balenottera “Matilde”, tra le cui vertebre sono stati ritrovati i denti di uno squalo. Nella successiva sala, un monitor touch screen consente di approfondire i temi della biodiversità marina di ieri e di oggi, illuminando reperti e attivando un video-racconto.

La visita continua con la storia del ritiro delle acque, alla base della nascita della Pianura Padana, e dell’arrivo dell’uomo.

Nella sezione naturalistica, gli spazi dedicati al “tempo attuale” offrono una spiegazione delle dinamiche attraverso cui la storia più remota di questi luoghi ha plasmato l’ambiente attuale e i suoi habitat fluviali, determinandone la grande biodiversità. Diorami naturalistici, pannelli illustrati ed exhibit sono gli strumenti che favoriscono la scoperta della ricchezza di varietà biologica che caratterizza oggi il Parco.

Per l’anno 2020, nel rispetto delle linee guida anti Covid, i tour guidati al MuMAB potranno essere svolti da un massimo di 15 persone, che verranno accolte esclusivamente su prenotazione.

Noi non vediamo l’ora di visitare il MuBab, e voi?

 

Modalità di accesso per il  2020

Lunedì chiuso.

Da martedì a venerdì scuole e gruppi su prenotazione.
Sabato e Domenica visite guidate, escursioni e laboratori didattici su prenotazione

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