Già da diversi anni si conosce il ruolo giocato dal testosterone e dalla serotonina nei comportamenti aggressivi dei cani

16 Giugno 2018 di Redazione

Esiste il gene dell’aggressività?

Già da diversi anni si conosce il ruolo giocato dal testosterone e dalla serotonina nei comportamenti aggressivi dei cani e di altri mammiferi, uomo compreso.
Evan MacLean, dell’Università dell’Arizona, ha evidenziato in un recente studio come questi due ormoni non siano gli unici in gioco.

Ad avere un peso rilevante sono l’ossitocina e la vasopressina: la prima, detta anche “ormone dell’amore”, è alla base delle relazioni affettive intra e interspecifiche; la seconda, invece, è legata all’aggressività.
MacLean ha testato un gruppo di cani, diversi per età, razza, sesso, descritti dai proprietari come soggetti aggressivi. A ognuno di loro è stato abbinato un cane non aggressivo, identico per età, razza e sesso, con il quale operare un confronto. I cani, al guinzaglio dei loro proprietari, sono stati fatti interagire con un cane robot, anch’esso tenuto al guinzaglio. Ebbene i quattrozampe che hanno mostrato comportamenti aggressivi, abbaiando e ringhiando contro il cane robot, sono stati proprio quelli che avevano mostrato anche i più alti livelli di vasopressina.

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