Conoscere e combattere i parassiti interni del cane
I parassiti interni dei cani si localizzano per lo più nell’intestino del nostro amico a quattrozampe, anche se alcuni possono andare a finire nel cuore (Filaria) o nell’intero organismo (Leishmania). Per prevenire e curare le parassitosi o malattie del cane provocate dai parassiti, è importante non solo sapere che esistono i parassiti interni, ma anche come riescono a contaminare gli animali e come da essi vengono diffusi nell’ambiente.
Parassiti intestinali
Dei parassiti interni dei cani parliamo qui di quelli che infestano l’intestino. In quest’ambito specifico è necessario fare ulteriori distinzioni in quanto i parassiti intestinali possono essere Protozoi, Nematodi e Cestodi; i primi sono esseri unicellulari e quindi invisibili a occhio nudo, come i Coccidi, la Giardia, mentre i nematodi (Ascaridi e Ancilostomi) e i cestodi (Tenie ed Echinococchi), sono veri e propri vermi, tondi i primi e piatti i secondi, con dimensioni tali da poter essere individuati a occhio nudo nelle feci dei nostri amici pelosi.
Parassiti intestinali: via di contagio
Come suggerisce il nome, i parassiti intestinali vivono all’interno del tratto grastoenterico e le loro forme immature o le uova, vengono espulse dai cani tramite gli escrementi. Questo significa che in ambienti con un elevata concentrazione di cani, come nelle grandi città, la diffusione di parassiti può diventare un problema assai serio, soprattutto se i proprietari indisciplinati non provvedono alla loro rimozione subitanea. A tale proposito, il risultato di due studi eseguiti nei parchi e nei giardini di due grandi centri urbani, ha dimostrato che il problema delle deiezioni canine non opportunamente rimosse, è alla base della contaminazione di ambienti frequentati non solo dai nostri cani, ma anche da bambini e anziani, che rappresentano un target molto sensibile.
I sintomi e diagnosi dati dai parassiti interni dei cani
Rilevare i sintomi di un’infestazione da parassiti interni dei cani non è facile come si possa pensare. Le infestazioni di parassiti intestinale spesso passano inosservate agli occhi del proprietario e solo alcune volte è possibile vedere nelle feci dei vermetti vivi oppure delle parti dei vermi piatti che si staccano per poter diffondere le uova. Quando l’infestazione è grave si può avere diarrea, con feci molli, catarrose, addirittura liquide. Nel caso di infestazione da platelminti, nelle feci si possono notare tracce di sangue dovute agli uncini con cui il parassita si attacca alla parete intestinale. A lungo andare può comparire dimagramento per l’alterato assorbimento intestinale, una lieve disidratazione e il pelo può perdere lucentezza e assumere un brutto aspetto. Nei cuccioli spesso è presente gonfiore addominale accompagnato da rumori quali borborigmi e da flatulenza. Per avere la certezza che il nostro amico peloso sia infestato da parassiti intestinali dobbiamo portarlo dal veterinario. Procuriamoci un contenitore per le feci e raccogliamone una piccola quantità, facendo attenzione a non contaminarla con terreno o altri elementi. Il veterinario provvederà a eseguire gli esami microscopici e saprà dirci con esattezza sia il tipo di parassita sia l’entità dell’infestazione. A prescindere dalla presenza di sintomi è comunque buona norma eseguire un esame delle feci almeno due volte all’anno come forma di prevenzione.
Come combattere i parassiti interni dei cani
La ricerca farmaceutica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e sono state sintetizzate nuove molecole più efficaci e con meno effetti collaterali rispetto a quelle in uso una decina di anni fa. In base ai risultati degli esami il veterinario prescriverà il medicinale più adatto, che solitamente è di unica e facile somministrazione. Nel caso di pillole possiamo cercare di camuffarle nel cibo, magari avvolgendole in qualche cosa di appetitoso come un pezzo di wurstel o una fetta di prosciutto. Oltre alla terapia è importante anche una buona prevenzione, che si basa fondamentalmente sull’asportazione delle feci dei nostri animali dai luoghi in cui li portiamo a giocare o dal marciapiede, provvedendo a una loro corretta eliminazione. Come detto precedentemente, un esame delle feci due volte all’anno è molto utile, soprattutto se si hanno bambini in casa e che potrebbero venire a contatto con gli escrementi dei cani, con il rischio di contrarre delle parassitosi trasmissibili all’uomo, con conseguenze poco piacevoli. L’alimentazione riveste un ruolo importante nella prevenzione delle infestazioni da parassiti interni dei cani: evitiamo di somministrare carne cruda, soprattutto di maiale e di pesce, e le interiora. L’utilizzo di mangimi secchi preparati industrialmente riduce notevolmente il rischio di una parassitosi di origini domestiche.