I Carabinieri forestali di Cuneo hanno scoperto un traffico di cuccioli e di denaro riciclato che collega la città all'Ungheria

10 Luglio 2018 di Redazione

A cuneo il sequestro di sessanta cuccioli

I Carabinieri forestali di Cuneo hanno scoperto un traffico di cuccioli e di denaro riciclato che collega la città all’Ungheria. Le Forze dell’Ordine, coordinate dal procuratore capo Francesca Nanni hanno infatti sgominato una banda dedita all’importazione di cuccioli di razza per la rivendita con documenti falsi.
Il perno dell’Associazione delittuosa è Danilo Marusic, trafficante goriziano; l’uomo aveva il compito di mediatore tra i membri italiani dell’organizzazione e i venditori di cani all’estero.
Le indagini sono partite da segnalazioni di alcune famiglie che dopo aver acquistato un cane nei negozi o in allevamenti del Cuneese, hanno scoperto che gli animali presentavano anche gravi malattie, o gravi problemi comportamentali causati dallo stress del viaggio a bordo di camion senza acqua e cibo. Inoltre i cuccioli, come scoperto successivamente, venivano strappati alla madre molto prima dei due mesi previsti per lo svezzamento. Le indagini sono partite nel 2016: grazie alle intercettazioni delle comunicazioni dei trafficanti sono state eseguite almeno trenta perquisizioni negli allevamenti e nelle case degli indagati.


Ieri, con un ultimo blitz sono state eseguite le misure cautelari, e sono stati sequestrati sessanta cuccioli di Labrador, Basset hound e Maremmani, che per il momento sono stati affidati all’associazione Lida; l
e accuse sono traffico internazionale di cuccioli e autoriciclaggio, maltrattamento di animali, frode in commercio ed esercizio abusivo della professione medica, sostituzione di persona e falso ideologico.

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