Può suonare strano, uno dei modi migliori per evitare che il cane abbai in modo incontrollato è proprio quello di insegnargli ad abbaiare nel modo giusto

1 Luglio 2018 di Redazione

Come gestire l’abbaio

A cura della redazione

Anche se può suonare strano, uno dei modi migliori per evitare che il cane manifesti l’abbaio in modo incontrollato o eccessivo è proprio quello di… insegnargli ad abbaiare, ma nel modo giusto.
Vediamo come fare per riuscirci facilmente. Innanzitutto, stimoliamo il cane ad abbaiare tenendo un bocconcino in mano senza darglielo, associamo una certa parola, che diverrà poi il comando, appena abbaia per chiederci il boccone e, immediatamente, diamoglielo. Dopo un certo numero di ripetizioni, attendiamo il suo silenzio, quindi chiediamogli di emettere l’abbaio con il comando scelto, lodandolo e premiandolo non appena lo fa. Così facendo, legheremo il comportamento di abbaiare a un determinato segnale e, se saremo costanti nell’allenarlo, riusciremo a ottenere quel medesimo comportamento dal cane ogni volta che pronunceremo quel segnale. In gergo tecnico si parla di “stimolo discriminativo”: in assenza di una precisa indicazione, ci saranno molte probabilità che il nostro amico decida di non esprimersi tanto spesso con la voce. Questa tecnica è particolarmente efficace nei casi in cui l’abbaiare avvenga in nostra presenza, perché è in queste situazioni che il cane, in mancanza di una specifica richiesta, rimarrà in silenzio.
In nostra assenza, invece, mancando il fattore di scelta rappresentato da noi, il comportamento del cane sarà quello che il suo ragionamento gli suggerirà. In altre parole, se lo lasciamo fuori casa da solo… abbaierà di sicuro.

Per non sbagliare esercitiamo un po’ di controllo sull’abbaio

Esercitare controllo sull’abbaio è importante per tante ragioni, in primo luogo la quiete pubblica, ma ovviamente, trattandosi di un comportamento istintivo che ha scopi importanti agli occhi del cane, non è facilissimo e gli errori sono frequenti. Molti di noi, quando il cane abbaia in giardino per segnalare ciò che, dal suo punto di vista, potrebbe essere una minaccia per il suo “branco”, escono e si mettono a strillare il nome del cane seguito da parole come “Basta!”, “Smettila!” e così via: alle orecchie del cane tutto questo suona come un nostro unirsi al suo allarme… per cui è facile che intensifichi l’abbaio! Se non vogliamo che il cane abbai ogni volta che qualcuno si approssima al nostro “territorio”, la cosa più intelligente da fare è non lasciarlo solo in giardino a “fare la guardia” perché, altrimenti, la farà. Ci sono razze più portate di altre all’abbaio d’allarme: tra queste, tutti i piccoli Spitz, i Terrier, i cani da pastore come il Tedesco, molti cani da guardia e difesa. I nordici, come l’Husky, abbaiano meno frequentemente, ma ululano spesso. I segugi, invece, sono meno territoriali ma hanno voce potente. Insomma, la scelta della tipologia di cane conta anche in questo caso.

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