L’utilizzo dei cani che fiutano tumori sarebbe un’innovazione fondamentale soprattutto per i Paesi meno avanzati.

6 Aprile 2016 di Redazione

L’ultima notizia sui cani che fiutano tumori arriva da Figaro, il celebre quotidiano francese. L’Istituto Curie e la Scuola superiore di fisica e chimica industriale di Parigi (Espci) hanno avviato una raccolta fondi per arrivare alla cifra di 80.000 euro, necessaria per l’acquisto di due cani che sarebbero in grado di percepire l’odore delle cellule tumorali, rendendo ancora più rapido e semplice il test diagnostico.

Il progetto è stato chiamato Kdog e a promuoverlo è stata soprattutto Isabelle Fromantin, infermiera delle équipe di anatomopatologia e chirurgia dell’Istituto Curie. Negli ultimi mesi si è molto parlato della possibilità di utilizzare il formidabile olfatto dei cani per la prevenzione delle malattie, soprattutto i tumori, ma attualmente non è ancora stata dimostrata scientificamente questa capacità. Il progetto Kdog ha quindi l’obiettivo di stabilire con certezza se questa pratica è affidabile.

L’utilizzo dei cani che fiutano tumori sarebbe un’innovazione fondamentale soprattutto per i Paesi meno avanzati, che non dispongono delle attrezzature necessarie per questo genere di analisi preventiva. Inoltre, i tempi e i costi verrebbero drasticamente ridotti, rendendo molto più facile individuare in tempo utile la malattia.

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