Rottweiler: solo per la guardia?
Oggi, per fortuna, sempre meno. In passato, erano in molti a scegliere un Rott per avere accanto una “guardia del corpo”, un cane che incutesse timore per il suo aspetto. Partendo dal presupposto che il Rottweiler non è un cane da guardia ma da difesa, quindi non solo territoriale, oggi per fortuna sono in tanti a sceglierlo per altre sue caratteristiche.
A confermarlo è Lanfranco Duranti: “Le richieste arrivano da persone che vogliono vivere il cane in casa a 360 gradi. Rientrano sempre in situazioni familiari o al massimo s’interessano all’aspetto della difesa». C’è dunque una maggiore cultura cinofila anche se molto resta da fare da parte sia dei proprietari sia degli allevatori: «Io, nel mio piccolo, cerco di fare cinofilia. Con il mio gruppo di addestramento abbiamo coinvolto molte persone, anche alla loro prima esperienza cinofila, nelle prove di Utilità e Difesa e nel CAE-1. Anche gli allevatori dovrebbero cercare di migliorarsi: l’Enci organizza un master di allevamento, cui io ho partecipato. Come allevatori, dobbiamo assumerci la responsabilità di mettere al mondo dei cuccioli come si deve e porci degli obiettivi, cioè arrivare a soggetti con determinate caratteristiche“.