Cosa scegliere per la salute del nostro migliore amico? Meglio il cibo industriale e precofenzionato oppure il casalingo? Scopriamolo insieme...

14 Novembre 2017 di Redazione

Cibo per cani casalingo o industriale? Cosa scegliere per la salute del nostro migliore amico?

Meglio alimentare il cane con una razione casalinga, preparata a partire da ingredienti freschi, oppure somministrargli prodotti industriali di qualità? È una questione che divide da tempo i proprietari di cani: vediamo, allora, pro e contro delle due scelte.

L’evoluzione della specie canina è stata caratterizzata da una lunga serie di cambiamenti, nella struttura, nella fisiologia e nel comportamento, che hanno permesso al migliore amico dell’uomo di compiere una scalata sociale senza pari. Da animale selvatico quale era in origine, infatti, il cane è diventato prima di tutto domestico, per poi passare al ruolo di animale da lavoro (caccia, guardia, pastorizia eccetera), animale d’affezione e infine, ed è storia recente, vero e proprio membro della famiglia. Questa progressiva trasformazione lo ha portato a modificare anche la dieta, tant’è vero che, pur essendo classificato nel gruppo zoologico dei Carnivori, in realtà il cane viene ormai considerato da molti nutrizionisti un “carnivoro non stretto” o addirittura un “quasi onnivoro”, cioè un animale che mangia quasi di tutto. Un tempo, gli antenati dei nostri cani mangiavano i resti delle prede catturate insieme all’uomo; poi si sono adattati ad accettare senza problemi gli avanzi delle nostre tavole, fino a quando gli esperti di alimentazione animale hanno cominciato a elaborare razioni casalinghe  più bilanciate (nel rispetto, cioè, delle esigenze dietetiche della specie), formulate a partire da ingredienti freschi. La sempre maggiore abitudine di dividere l’esistenza con i nostri compagni con la coda, infine, ha portato allo sviluppo e poi al boom delle aziende produttrici di mangimi, al punto che, oggi, la maggior parte di coloro che hanno un cane opta per gli alimenti preconfezionati, spesso con il supporto del medico veterinario per la scelta.
Anche perché, ormai, il settore dei mangimi offre una gamma tanto vasta e specialistica da richiedere una guida per orientarsi correttamente e il veterinario è, ovviamente, la fonte di informazioni maggiormente qualificata anche per quanto riguarda l’alimentazione dei nostri amici, perché il cibo ha un ruolo molto importante per la loro salute.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del cibo casalingo per cani?

La scelta della dieta casalinga per il cane implica la scelta di singoli ingredienti da pesare per ciascuna razione, da preparare spesso uno alla volta e da miscelare poi nella ciotola. Per farlo serve una certa disponibilità di tempo e anche la voglia di dedicarsi a questo genere di operazione. È poi indispensabile l’acquisto di prodotti ad azione integrativa, per esempio vitamine, sali minerali, condroprotettori (sostanze che proteggono le articolazioni), necessari per garantire al nostro amico un pasto completo sotto il profilo nutrizionale. Alla maggior  parte dei cani questa soluzione risulta assai gradita, anche se non sono così rari i soggetti che rifiutano sistematicamente alcuni alimenti freschi.

Pro e contro del cibo per cani confezionato: cosa fare quando lo si vuole evitare

Nella maggior parte dei casi, la scelta di una dieta con mangimi industriali è assolutamente pratica e comoda, specie in un’epoca come la nostra, nella quale è necessario cercare di ottimizzare il tempo a propria disposizione, che si riduce sempre più. I mangimi in questione sono già pronti, bilanciati, completi e non è necessario aggiungere altri ingredienti. Da notare, poi, come questa scelta favorisca una riduzione degli sprechi e come i controlli applicati sui mangimi industriali ne garantiscano il livello qualitativo e sanitario. Infine, va considerato anche che, attualmente, la gamma di alimenti industriali copre praticamente qualsiasi necessità alimentare del cane, sia in termini di età sia in termini di condizioni di salute o di attività.

Per contro, alcuni proprietari non apprezzano l’idea di offrire al proprio amico a quattro zampe un prodotto industriale e alcuni cani non sempre si dimostrano entusiasti del cibo preconfezionato che gli viene proposto.

Cibo casalingo per cani nella pratica: gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare

Gli ingredienti base che non dovrebbero mai mancare nella ciotola di un cane nutrito con una dieta casalinga, salvo soggetti allergici per i quali sarà il veterinario a stabilire la dieta corretta, sono la carne o il pesce (da scottare sempre in acqua bollente e da privare rigorosamente degli ossi e delle lische), la patata lessata o il riso (quest’ultimo da cuocere molto più a lungo di quanto vada bene per noi, fino a ridurlo a una pappetta collosa), la verdura lessata (ideali le carote, le zucchine, i fagiolini, il sedano, il cavolfiore), l’olio di semi (da preferire a quello di oliva, per i cani, considerato il suo contenuto in acido arachidonico, acido linoleico e acido linolenico) e un integratore a base di vitamine e sali minerali.

La ricotta o l’uovo sodo possono sostituire occasionalmente carne e pesce. La pasta e il pane risultano meno digeribili, per i cani, rispetto a patate e riso. Cipolle e legumi non devono essere presi  in considerazione, così come sughi, condimenti, dolci e formaggi particolarmente grassi. Per le dosi, è fondamentale fare riferimento al medico veterinario, che le stabilirà in base a taglia, età, attività e condizioni di salute del cane.

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