Grazie alle 65 foto-trappole installate sono stati fotografati diversi esemplari del raro gatto dorato nella foresta pluviale in Tanzania

3 Febbraio 2020 di Redazione

Finalmente fotografato il rarissimo gatto dorato in Tanzania

Grazie alle 65 foto-trappole installate, nell’autunno 2018, da parte del team di ricercatori coordinati da Francesco Rovero (collaboratore del MUSE e ricercatore dell’Università di Firenze), sono stati fotografati diversi esemplari del raro gatto dorato nella foresta pluviale, situata nell’angolo nord-occidentale della Tanzania, vicino al confine con l’Uganda.

Questo risultato aggiunge un tassello importante alle conoscenze della fauna tropicale e rappresenta al contempo un motivo critico per allertare il Governo della Tanzania sull’unicità della foresta studiata e sull’importanza della sua protezione. La caccia e la distruzione del suo habitat hanno fatto scomparire il gatto dorato da molte aree e, dove rimane, è estremamente elusivo, tanto da meritarsi la fama di felino più sconosciuto del continente.

Il gatto dorato, Caracal aurata, è un felino di medie dimensioni: i maschi che raggiungono i 14 kg di peso e 1 metro e 30cm di lunghezza, coda inclusa.

Il suo nome deriva dal colore del suo manto, che è tuttavia estremamente variabile, dall’arancione intenso al tipicamente “dorato”, al grigio, al marrone scuro e per no al nero di individui melanici. Agile cacciatore di appostamento, è specializzato nella caccia di piccole antilopi e varie altre prede nelle dense foreste Afro-tropicali.

La sua distribuzione è centrata nel bacino del Congo, ma alcune popolazioni si trovano lungo le coste dell’Africa occidentale mentre altre sconfinano in Africa orientale. Qui è presente in Uganda, mentre per il Kenya mancano dati certi da oltre 70 anni, nonostante le molte segnalazioni non confermate. In Tanzania non era mai stato segnalato.

Credits Foto: Fracesco Rovero MUSE

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