Stop alla vendita di acquari per pesci rossi in Francia. AgroBiothers Laboratoire, azienda d’Oltralpe specializzata nella cura degli animali domestici, ha deciso di togliere dal mercato le bocce in cui rinchiudere il popolare Carassius auratus. Secondo la ditta francese, le vasche rotonde e con capacità inferiore a 15 litri fanno impazzire i pesci rossi, uccidendoli in poche settimane. A causare la morte di questa specie acquatica è, infatti, la mancanza di una corretta ossigenazione.
I pesci rossi sono animali longevi e sociali. Un esemplare può crescere fino a 25 centimetri e superare i 30 anni di età se libero in laghetti o ruscelli. Ed è proprio qui che i piccoli pet con le pinne amano vivere in gruppo, interagiscono, fanno squadra. Una condizione che in un acquario, seppure ben attrezzato, non si potrebbe mai assicurare. Ed ecco perché AgroBiothers Laboratoire ha scelto di continuare a vendere soltanto vasche rettangolari, più consone alla vita dell’iconico carassio dorato.
Se la Germania ha già vietato il commercio degli acquari rotondi, la Francia non ne ha ancora normato la vendita. Ed ecco perché i pesci rossi ospitati in case e villette d’Oltralpe sono ben 2,3 milioni. Proprio per questo il Paese è leader nella vendita delle bestioline presenti in bancarelle e fiere. Una crudeltà inutile già denunciata dagli animalisti. Fino a oggi, AgroBiothers Laboratoire ha venduto ogni anno circa 50.000 bocce per pesci rossi al costo di circa 20 euro.
Come spiega alla Reuters Matthieu Lambeaux, CEO di AgroBiothers Laboratoire:
«È un anacronismo francese, da qui la nostra scelta. Non possiamo spiegare a tutti i nostri clienti perché è crudele tenere il pesce rosso in una boccia. Riteniamo che sia nostra responsabilità non offrire più ai consumatori quel tipo di acquario, anche se c'è una forte domanda. I bambini assistono alla lenta agonia del loro amico».
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