Il Bengalino è uno degli uccessli esotici più diffusi in cattività, scopriamo insieme chi è, che esigenze ha, la gabbia e l'alimentazione ideale.

27 Settembre 2018 di Redazione

Il Bengalino è uno degli uccessli esotici più diffusi in cattività, scopriamo insieme chi è, che esigenze ha, la gabbia e l’alimentazione ideale.

Si tratta sicuramente di un animale docile e vivace, molto prolifico e di facile allevamento. Il suo nome viene spesso usato per indicare un po’ tutti gli esotici più comuni da noi
Malgrado l’apparente fragilità e le piccole dimensioni, i bengalini sono uccelli piuttosto robusti e anche notevolmente longevi

Scheda

Nome scientifico: Amandava amandava
Nome comune: bengalino comune o moscato
Origine: India e Indocina
Ordine: Estrildidae
Carattere: curioso e socievole
Cibo: grani e frutta
Vita media: fino a 10 anni

Riproduzione

Differenze tra maschio e femmina
Questa specie presenta un evidente dimorfismo sessuale: il maschio si differenzia dalla femmina per la presenza di guance color arancio acceso, per i fianchi castani punteggiati di bianco, per il colore del becco rosso intenso mentre nelle femmine è arancione. La femmina ha un colore meno brillante, e non presenta le caratteristiche puntinature bianche sui fianchi che ha invece il maschio. Inoltre il maschio canta mentre la femmina si limita a uno sporadico cicaleccio.

La riproduzione
La riproduzione non è difficile e può avvenire persino in gabbia, anche se risulta decisamente più agevole in voliera. I bengalini si adattano anche a nidificare direttamente sui rami di ginestra o nelle coppette nido per canarini. Vengono deposte da tre a sei uova per volta, eccezionalmente nove nel caso del bengalino ventre arancio, che sono covate per un periodo variabile da undici a tredici giorni. I piccoli diventano autosufficienti solo a partire dal primo mese di vita.

La gabbia

Il bengalino ha bisogno di:

  • gabbie ampie o voliere da tenere all’interno o all’esterno dell’abitazione.
  • Le dimensioni della gabbia non deve scendere sotto il 50x30x35 per la singola coppia. Mentre se si vuole adottare dalle 3 alle 4 copie vi consigliamo di acquistare delle voliere rettangolari da 100*50*50 cm.
  • Il posizionamento della gabbia deve tenere conto che questi simpatici uccellini sopportano bene le basse temperature a patto che non scendano mai sotto i 5 °C e che sopportano il caldo fino ai 30 °C.
  • La convivenza tra coppie in genere non crea problemi ma attenti al bengalino verde che può rivelarsi aggressivo sia verso gli esemplari della stessa specie sia verso gli altri bengalini.

Alimentazione

Un’alimentazione equilibrata è composta da:

  • una miscela di semi specifici per esotici (composta principalmente da panico, miglio bianco e in minor quantità da niger, ravizzone, semi di lattuga e cicoria).
  • Integrare giornalmente frutta e verdura da offrire ben lavate e asciugate e mai direttamente fredde dal frigorifero, per evitare problemi gastrointestinali e diarrea.

Golosi di frutta e verdura:

  • Tra i frutti più graditi si annoverano la mela e il mandarino che contengono diversi elementi nutritivi di vitale importanza per il benessere dei nostri piccoli amici (zuccheri, acidi organici, vitamine e sali minerali).
  • Particolarmente gradite ai bengalini anche albicocche, fragole, mele, pere, pesche e uva.
  • Per quanto riguarda le verdure, le più apprezzate sono gli spinaci, i cetrioli, le zucchine, la lattuga, il centocchio, il tarassaco e la carota.
  • Vietati l’avocado (tossico per tutti i volatili) e il prezzemolo.

La frutta e la verdura si possono offrire tutto l’anno, ma è meglio scegliere sempre quella di stagione, intera o a pezzi, lavata accuratamente. Mai posizionarla, però, direttamente sul fondo della gabbia ma sempre in ciotole o con le apposite pinze, per evitare che possa sporcarsi o fermentare.

I compagni

I compagni ideali per i bengalini sono soprattutto altri piccoli esotici granivori come il guance arancio, l’astrilde di Sant’Elena, il becco di corallo, il becco d’argento, i cappuccini e l’amaranto rosso.

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