Il coraggio è tra le caratteristiche tipiche del Bassotto, perché le origini sono quelle del cacciatore da tana, tanto che ci sono anche soggetti che non temono di braccare un bestione come il cinghiale. E poi lealtà, cuore immenso e grande dedizione alla famiglia: tutto questo racchiuso in una creatura che è bassa nella statura fisica ma altissima in quella morale.
Avventuriamoci alla scoperta del Bassotto, il più famoso tra gli “zampa corta”.
Origini della razza
Il più diretto antenato dell’attuale razza proviene dalle foreste della Germania settecentesca, accanto ai guardaboschi che lo utilizzavano per cacciare animali considerati “nocivi” per la selvaggina di pregio, tassi e volpi. Ma anche per prede di taglia maggiore come il cinghiale.
All’epoca, però, il cane in questione pare fosse più grosso di quello attuale. Il peso arrivava fino a 18 kg, ma sempre molto basso di zampe, caratteristica fondamentale per cacciare nei cunicoli sotterranei delle tane. Poi, con il passare degli anni, la razza si è via via modificata con incroci e selezioni mirate fino a ottenere le varietà attuali.
Bassotto, tre taglie e come si misurano
Nel Bassotto non si considera l’altezza per determinare la taglia di appartenenza ma la circonferenza del torace, che va misurata dal punto più alto del garrese al punto più basso del torace, con un metro a nastro, esercitando una buona trazione. Ecco le misure:
- Bassotto standard maschio 37-47 cm, femmina 30-45 cm;
- Bassotto nano maschio 32-37 cm, femmina 30-35 cm;
- Bassotto kaninchen maschio 27-32 cm, femmina 25-30 cm.
Nel nuovo standard, uscito nel 2019 si elimina qualsiasi riferimento al peso.
Mantello e carattere del bassotto: c’è un legame
Oltre che per le tre taglie (standard, nano e kaninchen), i Bassotti differiscono anche per il mantello che può essere a pelo raso, a pelo duro e a pelo lungo. Questo dettaglio, all’apparenza solo estetico, ha anche riflessi caratteriali.
In genere, infatti, i Bassotti a pelo duro sono più “duri” anche nel carattere. La ragione risiede nel fatto che questa tipologia è stata ottenuta incrociando soggetti a pelo raso con lo Zwergschnauzer, lo Schnauzer nano. Un cane piccolo ma tosto, valido guardiano e persino difensore. Non è un caso, perciò, che i Bassotti utilizzati maggiormente a caccia, in particolare sul cinghiale, siano a pelo duro.
Il pelo lungo deriva invece da antichi incroci con lo Spaniel tedesco, il Wachtelhund, un cane da cerca piuttosto docile. Infatti, il Bassotto a pelo lungo è spesso il più “morbido” anche caratterialmente.
Per concludere, i soggetti a pelo raso sono di solito una via di mezzo tra i due, per quanto riguarda il carattere.
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