Durante la pandemia, la presenza di animali domestici ha fatto bene ai loro proprietari. Ma questo potrebbe averli stressati.

10 Febbraio 2021 di Chiara Pedrocchi

Secondo un recente articolo pubblicato da National Geographic, è evidente come molte persone, durante la pandemia da Covid-19, abbiano trovato conforto nei loro animali. Ma come stanno rispondendo cani e gatti alla pandemia?

Se un po’ ovunque il numero di adozioni è cresciuto a dismisura, ciò che forse è passato in sordina è come noi e i nostri partner a quattro zampe stiamo affrontando questi continui lockdown. Per studiare meglio questo punto critico, nell’aprile 2020 Jon Bowen, consulente comportamentale presso il Royal Veterinary College di Londra, ha posto a 1.297 proprietari di cani e gatti in Spagna domande sul rapporto con i propri animali e sui loro recenti comportamenti. La maggior parte degli intervistati ha affermato che cani e gatti hanno fornito un “supporto sostanziale” durante la pandemia, ma il 62% ha affermato di ritenere che la qualità della vita dei propri animali domestici fosse peggiorata. Circa il 41% ha anche riferito di aver osservato cambiamenti comportamentali durante la pandemia, in particolare nel caso di cani che avevano avuto problemi di comportamento anche in passato.

In molte ricerche appare ormai chiaro che, per esempio, i cani hanno dei sentimenti e questi dipendono in parte da quelli del suo proprietario, afferma Bowen. Quindi, potrebbero aver subito di riflesso gli effetti dell’ansia causati in noi dalla situazione pandemica.

animali pandemia

La ricerca di Elena Ratschen

Tra aprile e giugno 2020, inoltre, Elena Ratschen, docente all’Università di York, ha chiesto a quasi 6.000 persone in Inghilterra come si sentissero e come stesse andando il rapporto con i loro animali. I risultati del sondaggio sono stati pubblicati su PLOS ONE a settembre 2020 e hanno confermato che gli animali sono stati un’importante fonte di supporto emotivo. Tuttavia, molti degli intervistati hanno affermato di aver sperimentato nuove ansie nei loro confronti. Con il Covid-19 sono insorti nuovi problemi, come per esempio chi potesse prendersi cura di cani e gatti in caso di malattia, senza dimenticare quelli legati a una diminuzione nella disponibilità economica in un periodo di crisi.

In conclusione, appare chiaro come avere un animale domestico nel pieno di una pandemia aiuti ad alleviare la solitudine, ma gli animali non rappresentano una panacea per i nostri problemi. Perciò, prima di adottare un cane o un gatto bisogna sempre chiedersi seriamente se saremo in grado di gestire anche tutte le conseguenze di questa scelta, belle o brutte che siano.

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