Il Lagotto Romagnolo nasce storicamente come cane da riporto in acqua ed è attualmente l’unica razza al mondo riconosciuta per la caccia al tartufo. Scopriamo meglio quale muso si nasconde dietro questa “eccellenza del made in Italy”.
Lagotto Romagnolo, origini e caratteristiche del cane “eccellenza del made in Italy”
Ma come e quando è avvenuta la “conversione” del Lagotto da cane da riporto in acqua a cane da tartufi? In un dizionario romagnolo-italiano del 1840, alla voce “lagòt” si legge “cane di valle” mentre in uno del 1879, accanto a questa indicazione c’è quella di “cane da tartufo”. Questo implica che, proprio in quell’arco di tempo, il Lagotto comincia a dimenticare l’origine di cane acquatico specializzandosi sempre di più come “cane da trifola” e perdendo interesse per la selvaggina. Un cambiamento drastico che evidenzia la sua natura estremamente versatile.
Al momento, si tratta dell’unica razza al mondo a vantare la specializzazione nella ricerca del tartufo. Ecco perché il Lagotto è una delle razze maggiormente vittima di furti da parte dei malintenzionati. I cani più bravi nella ricerca del prezioso fungo sotterraneo, infatti, possono arrivare a valere diverse migliaia di euro al mercato nero. Per questo chi ama davvero i suoi Lagotti e non li considera solo dei validi scovatori di tartufi non li lascia mai incustoditi fuori casa.
A livello caratteriale, l’indole del Lagotto si rivela essere piuttosto riservata. Difficilmente cerca con insistenza le attenzioni dell’essere umano. Allo stesso tempo, è un cane che esige di essere parte della famiglia e ha bisogno di sentirsi accettato per vivere serenamente. Per questo motivo il suo posto è accanto a noi, in casa, e mai e poi mai da solo in giardino, dove aumenterebbe la propria predisposizione all’isolamento e alla diffidenza.
Altrettanto importante è garantirgli l’aria aperta e gli odori. Il Lagotto viene da un lavoro duro, il riporto dell’acqua, ed è mutato in cercatore di tartufi. Il movimento e le lunghe esplorazioni di prati e boschi restano ciò che alimenta il suo mondo.
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