Enci: da anni impegnata in progetti di conservazione della fauna
ENCI in partnership attiva con Legambiente, con il patrocinio di Federparchi, e la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha partecipato al primo progetto italiano di Scuola di Alta Formazione per Unità Cinofile Antibracconaggio.
La Scuola si è incentrata sulla promozione ed approfondimento delle tecniche di utilizzo delle unità cinofile a supporto della tutela e conservazione della fauna.
Attraverso le spiegazioni degli addestratori e le dimostrazioni pratiche i visitatori potranno entrare a diretto contatto con le tecniche di addestramento e l’impiego del cane utilizzato in operazioni antibracconaggio, per la ricerca di esche avvelenate, armi, munizioni occultate, etc…
I cani, addestrati al rilevamento e segnalazione dei segni di presenza delle specie di interesse, hanno un potenziale di utilizzo molto più ampio rispetto all’impiego di operatori umani, e sintetizzabile attraverso i seguenti punti:
- efficacia: maggiore sensibilità olfattiva, il cane può ispezionare velocemente le aree oggetto dell’indagine, comprese quelle di difficile accesso e percorribilità
- monitoraggio non invasivo: il lavoro di un cane da detection si svolge sotto il controllo del conduttore
- mancato contatto con il target: i cani sono addestrati alla cosiddetta “segnalazione passiva”, ovvero a segnalare la presenza del target immobilizzandosi o sedendosi in prossimità dello stesso
- copertura più capillare, efficace e veloce dell’area di ricerca
- riduzione dell’utilizzo del personale umano
ENCI è da anni impegnata in progetti di conservazione fauna mediante l’utilizzo di unità cinofile specializzate. In occasione dell’ENCI Winner 2019 saranno illustrati i progetti conclusi e quelli in essere, grazie alla presenza degli addestratori ENCI che potranno spiegare ai visitatori, anche attraverso dimostrazioni pratiche, l’importante ruolo svolto dai cani e dai loro conduttori a tutela della fauna e dell’ambiente.