Carta d’identià
Paese di origine: Stati Uniti
Classificazione FCI: Gruppo 3 – Terrier
Tipologia: Terrier di tipo bull
Taglia: media
Attitudini: sport, famiglia, lavoro
Impegno: ***
Sport: ***
Chi è
L’aspetto dice molto di questo cane: muscoloso e massiccio, con una postura da vero bullo, ha il tipico fascino del “duro di quartiere” e, in effetti, le sue radici sono sostanzialmente quelle. L’American Staffordshire Terrier deriva infatti dal Pitbull, forse il più sfortunato tra i cani perché selezionato per secoli allo scopo di divertire squallidi e sadici individui nei combattimenti. Ma a differenza del suo povero progenitore, l’Amstaff ha potuto contare su esseri umani di ben altra natura che hanno indirizzato la sua selezione, un secolo fa ormai, verso tutt’altro scopo: un cane equilibrato, solido, generoso, pieno di affetto per la sua famiglia, sentimento che esprime anche attraverso comportamenti difensivi. Questo cane ha molto successo in Italia, ma per forza e altre caratteristiche è adatto solo a persone esperte, sensate ed equilibrate.
Storia
Nel 1853, un decreto mise finalmente al bando i combattimenti con i cani in Gran Bretagna ma, nel frattempo, questa brutale pratica era approdata anche negli Stati Uniti, dove questo “sport” era ancora considerato legale e dove, nel 1850, arrivarono i primi Bull and Terrier, progenitori dei Pitbull, a loro volta antenati degli Amstaff. Qui furono mischiati con altri cani da combattimento. . Fu negli Venti, come accennato, che alcuni appassionati americani di Pitbull, decisi a mettere fine all’orrore delle lotte, avviarono un serio lavoro che permise di selezionare soggetti sempre più omogenei e affidabili sotto il profilo caratteriale. I primi “bull” non più selezionati per i combattimenti furono riconosciuti dall’American Kennel Club nel 1936 e da allora iniziò la nuova vita dell’Amstaff. Dunque, un cane passato dalla lotta alla famiglia, dove può dare davvero tanto, ma solo se chi lo sceglie è conscio del cane che ha di fronte.
Il carattere
Come tutti i cani, anche l’Amstaff ha un suo livello di eccitabilità. Nel suo caso, però, si tratta di un livello alto in partenza, in genere. Per far sì che l’eccitazione del nostro amico non salga oltre misura e quindi possa perdere il controllo, dobbiamo evitare giochi “fisici”, in particolare la lotta. Privilegiamo, invece, lunghe passeggiate e corse liberatorie in ambiente controllato. Mordere è normale per tutti i cani ma alcuni, come questo, hanno una potenza enorme e faticano a lasciare la presa: bisogna insegnargli il “lascia” con la massima cura fin da piccoli. Infine, il rapporto con gli altri cani: da evitare incontri con soggetti dello stesso sesso oppure aggressivi, perché se provocato l’Amstaff raramente si tira indietro e difficilmente si ferma durante uno scontro. Detto questo, si sappia anche che è difficile trovare un partner più affettuoso, devoto e simpatico di questo Terrier di tipo bull che ha la faccia da duro, e lo è, ma anche un cuore molto molto grande.
Vivere con lui
Forse il più importante “segreto” per instaurare una felice convivenza con un American Staffordshire sta nel saper gestire le sue inesauribili energie incanalandole nella giusta direzione, imparando a gestire in modo corretto il suo livello di attivazione emozionale, cioè il livello di eccitazione-agitazione che in gergo tecnico viene chiamato arousal. I giochi molto dinamici o competitivi possono innalzare in fretta e troppo il suo arousal, mentre il lavoro olfattivo o la risoluzione di problemi lo abbassano, facendogli però scaricare ugualmente energia. Urla o, peggio, punizioni fisiche lo “gasano” invece di frenarlo, mentre una comunicazione verbale e gestuale calma e rassicurante funziona. Molto utili, infine, gli sport cinofili che richiedono concentrazione come la Rally Obedience, per esempio, per aumentare l’autocontrollo sul cane in modo molto divertente per lui, e per i soggetti più equilibrati anche il lavoro in Protezione civile può essere fonte di grande soddisfazione.
Cure
Il pelo assai corto dell’Amstaff non crea problemi di manutenzione e una spazzolata settimanale è più sufficiente. Utile anche un guanto apposito per rimuovere il pelo morto durante la muta. Come spesso capita con i Terrier di tipo bull, però, i problemi di pelle possono essere in agguato e conviene quindi optare per un’alimentazione che miri a evitare intolleranze che, appunto, si manifestano sovente proprio a livello di epidermide. Due le principali patologie gravi che possono colpire l’Amstaff, entrambe di carattere ereditario: la prima è l’aciduria idrossiglutarica, una malattia metabolica con sintomi variabili ma sempre neurologici, come convulsioni, tremori, alterazioni comportamentali. La seconda, denominata HC, è la cataratta (opacizzazione del cristallino) di origine congenita metabolica. Gli allevatori seri le evitano escludendo dalla riproduzione i soggetti portatori.
Alimentazione
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