10 Febbraio 2016 di Redazione

Il Pastore Bergamasco è un’antica razza da pastore, molto diffusa intorno all’arco alpino e soprattutto nelle valli bergamasche, da dove ha preso il nome. Cane indispensabile per i pastori nelle transumanze tra monti e pianure, ancora oggi si possono apprezzare le sue attitudini come conduttore e custode di greggi e mandrie.

Cosa fa meglio

Il Pastore Bergamasco è capace di guidare anche greggi numerose, spingere i capi ritardatari, recuperare quelli dispersi, tenere raggruppato il gregge facendolo pascolare secondo gli ordini impartiti dal pastore. Oltre che con le pecore, il Bergamasco era utilizzato anche per la conduzione dei bovini, nelle malghe alpine in estate e in pianura durante l’inverno. Ancora oggi è possibile vederli al lavoro, più meticci che di razza pura, e apprezzarne le attitudini naturali come ottimi custodi degli animali, delle baite e delle masserie. Il Bergamasco, infatti, è dotato di temperamento equilibrato, ubbidiente e sensibile, molto versatile, la cui capacità di apprendere lo rende naturalmente adatto agli impieghi più svariati: Protezione Civile, utilità, Agility, Obedience e, naturalmente, Sheepdog.

Malattie frequenti

Cuccioli

È fondamentale instaurare un rapporto corretto con il cucciolo in modo che possa fidarsi pienamente di noi. Il cane ha un’ottima memoria e le azioni negative nei suoi confronti se le ricorderà, pertanto è bene avere una relazione equilibrata. Ogni giovane cane deve fare le sue esperienze e capire ciò che è bene e ciò che è male, ma non sempre ciò che è bene per lui lo è anche per noi, una certa tolleranza ci vuole sempre, ma possiamo insegnarli a comportarsi correttamente facendo seguire a delle azioni dei rinforzi positivi o negativi. Un tempo l’educazione si basava molto sulla repressione, al contrario oggi si impiega maggiormente la gratificazione ottenendo ottimi risultati e un carattere più equilibrato e allegro. Per una buona educazione il premio e il castigo vanno giustamente dosati e impiegati, a seconda delle risposte del cucciolo. Importante è che tutta la famiglia decida che cosa il cane può fare e che cosa non può fare e i comandi da dare, evitando che ogni membro della stessa decida singolarmente.

Caratteristiche

  • Taglia: Media
  • Pelo: Lungo
  • Colori: Grigio uniforme o a chiazze di tutte le gradazioni, dalle più tenue di grigio fino al molto chiaro e al nero, anche con sfumature isabelle e fulvo chiaro.
  • Costo nutrizione:
  • Adatto ai bambini: Molto
  • Adatto allo sport: Molto

Origine

Ogni nazione europea ha dato origine a una o più razze di cani da pastore con due tipi di compiti: la protezione del bestiame e la conduzione delle greggi. Il Bergamasco appartiene a quest’ultimo gruppo: le sue origini risalgono a molti secoli addietro e sono legate alle tradizioni rurali e all’allevamento del bestiame dell’Italia settentrionale. L’area di diffusione comprendeva l’arco alpino e prealpino orobico, con una particolare concentrazione nelle zone di maggiore pastorizia, come le valli del bergamasco dove la sua presenza è accertata fin dal 1300 d.C.. Selezionato nei secoli per svolgere il compito di guida e custode del gregge ha sviluppato una notevole attenzione e una certa capacità di riflessione, oltre a un buon equilibrio complessivo. Nonostante ciò, dopo il 1700, con l’industrializzazione e l’allevamento intensivo, il numero di cani da pastore andò via via riducendosi e la razza arrivò a sfiorare l’estinzione. Il primo intervento di recupero fu iniziato dal marchese Cornaggia verso il 1890, quando la razza era ancora chiamata “Cane da Montagna”. Nel 1949 nacque la Società amatori Pastore Bergamasco e qualche anno più tardi giunse anche lo standard ufficiale.

Carattere

È un cane rustico, forte e resistente alle intemperie, particolarmente indicato per vivere all’aria aperta, ma si adatta a stare anche in appartamento. Instaura con il padrone e la sua famiglia uno stretto rapporto e non ama essere lasciato solo. Il suo sguardo dolce sembra che voglia dire qualcosa penetrando oltre la visiera pelosa, con un’espressione quasi languida. Impara facilmente ciò che gli si insegna, ma non ama fare cose inutili. Non è aggressivo, agendo da deterrente senza diventare mai pericoloso. Intelligente e attivo, ha bisogno di fare regolarmente moto e vita all’aria aperta e non ama essere lasciato solo, perché ha bisogno di contatto con la sua famiglia. Richiede i giusti stimoli ed è molto importante che abbia la possibilità di muoversi e passeggiare nel verde. Pur essendo un cane sportivo è un vero “risparmiatore di energia”, per esempio quando partecipa alle gare di Agility non spreca passi correndo all’impazzata, ma tende a tagliare i percorsi per fare più in fretta. In pratica, questo antico pastore è un cane agile che, se allenato, può sopportare sforzi di lunga durata, ma può adattarsi anche a lunghi periodi di inattività senza problemi di stress.


Alimentazione


È un cane particolarmente frugale, non molto esigente, selezionato dai pastori con un’alimentazione povera. A differenza di un tempo, quando i maggiori problemi erano legati alle carenze, oggi i problemi maggiori sono legati agli eccessi e, a volte, anche all’obesità. Inoltre, specie durante la crescita un alimento troppo energetico e con eccesso di grassi e un’integrazione di minerali e vitamine non ben bilanciata può portare a problemi dello sviluppo scheletrico che in età adula e ancor più nella vecchiaia possono portare a osteoartrosi e a turbe di carattere ortopedico. È importante che il cucciolo abbia una crescita lenta e progressiva tale da permettere uno sviluppo sincrono delle diverse parti del corpo: ossa, articolazione, tendini e muscoli, senza appesantirsi eccessivamente. I pasti nel cucciolo di 60 giorni devono essere quattro per poi essere ridotti progressivamente a due nell’adulto, dopo i dodici mesi. Non lasciare mai l’alimento a disposizione continua (ad libitum) del cane, quindici minuti sono sufficienti, dopodiché saltare al pasto successivo. Oggi il mercato offre una vasta gamma di alimenti secchi e anche umidi pronti per l’uso e spesso la scelta non è facile, per questo è importante imparare a leggere e a capire l’etichetta posta sulla confezione.


Salute


E’ un cane robusto e longevo, con una buona fertilità e resistenza alle malattie. Il Pastore Bergamasco è un normo tipo con una fitness propria della specie canis, non ha eccessi o carenze, la sua mole è media, il suo tronco è raccolto con una lunghezza uguale all’altezza, una testa ben proporzionata al corpo e con cranio e muso di uguale lunghezza. È stato selezionato dai pastori in ambienti spesso impervi come quelli delle Alpi. Il risultato è una razza generalmente sana che non crea problemi particolari, come purtroppo molte altre razze di moda. Per quanto riguarda l’igiene, il mantello del Pastore Bergamasco è veramente spettacolare e, malgrado l’apparenza sontuosa, non è difficile da gestire. Cresce progressivamente con l’età e raggiunge la sua completezza solo verso i tre anni. È formato da una parte di pelo caprino e da una parte di lana la quale non cade durante la muta annuale, ma continua a crescere formando le “tacole” tipiche della razza. Proprio per questo il Bergamasco perde poco pelo. Una particolare attenzione va posta soltanto al momento della formazione dei bioccoli, quando è necessario districare il pelo con le mani per favorirne il loro naturale assembramento. Contrariamente a ciò che comunemente si pensa, può essere lavato ogni qualvolta sia necessario.


Standard


Nome originale:
Cane da Pastore Bergamasco
Nazione:
Italia
Altezza garrese Maschio max:
62.0
Altezza garrese Maschio min:
58.0
Altezza garrese Femmina max:
58.0
Altezza garrese Femmina min:
54.0
Peso Maschio max:
38.0
Peso Maschio min:
32.0
Peso Femmina max:
32.0
Peso Femmina min:
26.0
Club Razza:
Associazione Amatori del Cane da Pastore Bergamasco – SAB – www.pastore-bergamasco.net
Mantello:
Il pelo è molto abbondante, lungo e diversificato. La tessitura è ruvida (caprina) in particolare sulla metà anteriore del tronco. Dalla metà del torace per tutta la parte posteriore del corpo, e per tutti gli arti, tende ai bioccoli o è già a bioccoli, in relazione all’età del soggetto: essi devono partire dalla sommità della linea dorsale, ricadendo sulle pareti laterali del tronco. Sulla testa il pelo è meno ruvido e ricade sugli occhi ricoprendoli. Sugli arti il pelo deve essere distribuito uniformemente su tutte le parti a fiocchi molli, diretto verso terra, a colonna, sull’anteriore e a bioccoli sul posteriore, senza formare frange. Il sottopelo è tanto corto e folto da non lasciare facilmente scorgere la pelle. Deve essere untuoso al tatto.
Coda:
Inserita all’ultimo terzo della groppa, grossa e robusta alla radice, va gradatamente affusolandosi sino alla punta. È ricoperta di pelo caprino e lievemente ondulato. La sua lunghezza è fra il 60 e il 65% dell’altezza al garrese e arriva facilmente al garretto, quando il cane è in stazione normale, meglio se è più corta. Il portamento della coda quando il cane è in riposo deve essere a “scimitarra”, cioè pendente per 2/3 e leggermente ricurva nel terzo inferiore. Quando il cane è in azione, la coda sbandiera.
Caratteristiche:
Il Pastore Bergamasco è un cane di mole media, di aspetto rustico, con pelo abbondante su tutte le parti del corpo, fortemente costruito ma molto ben proporzionato. La conformazione generale è quella di un mesomorfo, il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometrico) e anche rispetto ai profili (alloidico). La lunghezza del tronco misurata dalla punta della spalla (angolo scapolo omerale esterno) alla punta della natica (punta posteriore dell’ischio) è pari all’altezza del garrese (il tronco cioè sta nel quadrato). Può essere tollerato, anche se non gradito, un lieve scarto ma comunque non superiore ad 1 o 2 m. La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza del garrese. L’altezza del costato deve raggiungere il 50% dell’altezza del garrese.
Standard:

Testa
La lunghezza del muso uguaglia la lunghezza del cranio. Nel suo insieme la testa si presenta grossa e di forma parallelepipeda. La pelle non deve essere spessa ma aderente ai tessuti sottostanti e non deve formare rughe.

Regione cranica
II cranio si presenta largo e leggermente convesso fra le orecchie; pure largo e arrotondato alla fronte. La direzione degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso è parallela. La sua lunghezza è pari alla lunghezza del muso. La sua larghezza non deve superare la metà della lunghezza totale della testa. I seni frontali sono ben sviluppati tanto in senso longitudinale quanto in senso trasversale; le arcate sopracciliari sono ben marcate. La sutura mediofrontale (o metopica) è marcata; l’apofisi occipitale deve essere netta e prominente. La depressione naso-fontale (stop) ben raccordata, ma accentuata, dato lo sviluppo delle apofisi dei nasali e del frontale, dei seni e delle arcate sopracciliari.

Regione facciale
II muso va assottigliandosi gradatamente verso l’estremità; le sue facce laterali sono leggermente convergenti, di modo che il muso stesso non è a punta, ma tronco, con la faccia anteriore piuttosto piatta. La sua lunghezza è uguale alla lunghezza del cranio. La sua larghezza considerata a metà della sua lunghezza, è circa il 50% della sua lunghezza. L’altezza del muso non deve essere inferiore alla metà della sua lunghezza. Il profilo superiore del muso determinato dal profilo dorso nasale è rettilineo. Il profilo inferiore del muso non è dato dal labbro ma dalla mandibola. Per tale conformazione la commessura labiale non è cadente. La rima buccale è lunga in modo che la commessura labiale possa arrivare sino ad incontrare la perpendicolare calata dall’angolo esterno dell’occhio. Il profilo della mascella inferiore è quasi rettilineo.

Labbra
Sottili, si dipartono sotto il tartufo, determinando un arco di 1/3 di cerchio a corda molto lunga e sono poco sviluppate; in modo da coprire appena i denti della mandibola. I bordi labiali sono ben pigmentati.

Mascelle
Entrambe ben sviluppate; il corpo della mandibola è pure sviluppato e largo.

Denti
Bianchi, completi per sviluppo e per numero; incisivi regolarmente allineati. La chiusura è a forbice.

Guance
Poco rilevate

Occhi
Grandi, iride di colore marrone più o meno scuro secondo il colore del mantello. La posizione è subfrontale; l’espressione è dolce e serena, attenta. La rima palpebrale è leggermente ovale, l’asse palpebrale è inclinato di circa 15° sull’orizzonte. Le palpebre ben aderenti al bulbo con i margini ben pigmentati in nero; le ciglia sono particolarmente lunghe per poter sollevare i peli della fronte che ricadono davanti agli occhi.

Orecchie
Inserite al di sopra dell’arcata zigomatica; semipendenti con i due terzi terminali che restano cadenti: in attenzione l’orecchio viene leggermente rialzato in prossimità della sua base. La forma è triangolare. La lunghezza dell’orecchio varia da 11 cm. a 13 cm. La larghezza da cm. 6,5 a 8 cm. Presenta una base larga che posteriormente arriva all’attaccatura della testa al collo mentre anteriormente arriva a metà del cranio. Apici leggermente arrotondati. Il pelo sulle orecchie Ë leggermente ondulato, morbido e finisce in frange a punta.

Collo
Il profilo superiore è leggermente convesso. E’ leggermente più corto della testa: in estensione infatti non oltrepassa 1’80% della lunghezza totale della testa. Il perimetro del collo a metà della sua lunghezza deve essere almeno il doppio della sua lunghezza. La pelle non è mai lassa, con assenza quindi sempre di giogaia. Il pelo deve essere folto.

Tronco – Linea superiore
Garrese: alto e lungo. Si eleva sul profilo dorsale che è rettilineo. Segue la regione dei lombi che presenta una certa convessità. Collo ben fuso al tronco.
Dorso: rettilineo e lungo circa il 30% dell’h. al garrese. Ben muscolato e di buona larghezza. La regione lombare è ben saldata con la linea del dorso e della groppa. La lunghezza della porzione lombare è di circa il 20% dell’h. al garrese, perciò nettamente più corta della porzione dorsale. La larghezza della regione lombare è quasi pari alla sua lunghezza; ben sviluppata la muscolatura della regione.
Groppa: larga, robusta, muscolosa, scoscesa, inclinata, cioè sull’orizzontale di circa 30°: la sua larghezza trasversale, tra le due anche, deve raggiungere 1/7 dell’h. al garrese.
Costato: deve essere ampio, disceso fino ai gomiti e ben cerchiato. Il suo perimetro (misurato dietro i gomiti) supera di 25% l’h. al garrese. Il suo diametro trasversale deve raggiungere il 30% dell’h. al garrese. La profondità e l’h. del costato debbono raggiungere il 50% dell’h. al garrese.
Tronco – Linea inferiore
Ventre: Il profilo inferiore, dal profilo dello sterno, rimonta pochissimo, sicché esso risulta poco retratto.
Fianchi: devono essere lunghi come la regione lombare (perciò corti). L’incavo è minimo.

Arti anteriori
Esame complessivo; gli appiombi anteriori risultano regolari sia osservati di profilo che di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito è il 50% dell’altezza al garrese. Risultano ben proporzionati al formato del cane.
Spalla: forte, massiccia. La lunghezza è poco più di un quarto dell’altezza al garrese (da cm. 15 a 17). L’inclinazione è da 45° a 55° sul piano orizzontale. La muscolatura deve essere sempre ben sviluppata.
Braccio: deve essere muscoloso e di ossatura forte. La lunghezza è il 30% dell’h. al garrese. La sua inclinazione sull’orizzontale è fra 60° e 70°. L’angolo scapolo-omerale oscilla circa tra 105° – 125°.
I gomiti: devono trovarsi in piani paralleli al piano mediano al corpo. La punta del gomito deve trovarsi sulla perpendicolare calata dell’angolo caudale della scapola. L’angolo omero-radiale oscilla circa tra i 150° e i 155°. Il pelo dai gomiti in gi˜ deve essere, abbondante, lungo e folto, tendente ai bioccoli.
Avambraccio: è verticale; la sua lunghezza è almeno uguale a quella del braccio. La muscolatura e l’ossatura sono ben sviluppate.
Carpo: segue la linea verticale dell’avambraccio, ben mobile e asciutto e con l’osso pisiforme ben sporgente.
Metacarpo: deve essere asciutto e ben mobile. Visto di fonte la sua direzione deve essere nel medesimo piano verticale passante per l’avambraccio. Visto di profilo è alquanto flesso in avanti.
Piede: ha forma ovale (di lepre) a dita unite tra di loro ed arcuate. Unghie forti, ricurve e ben pigmentate. Suole asciutte e pigmentate in scuro.

Arti posteriori
Esame d’insieme: arti posteriori ben rapportati al formato del cane. Appiombi regolari sia visti di profilo che dietro.
Coscia: lunga, larga, coperta di muscoli, con il margine posteriore leggermente convesso. La sua lunghezza supera circa il 30% dell’h. al garrese, e la sua larghezza il 75% della sua lunghezza. L’angolo coxo-femorale oscilla fra i 100° e i 105°.
Gamba: ha forte ossatura, muscoli asciutti e scanalatura gambale ben marcata. La sua lunghezza è di circa 1/3 dell’h. al garrese. La sua inclinazione sull’orizzontale è di 55° circa.
Ginocchio:si mantiene in perfetto appiombo con l’arto e non deve deviare ne in dentro ne in fuori. L’angolo febimoro-tibiale è aperto e il Pelo suo valore è di 130° – 135° circa.
Garretto: le sue facce debbono essere ben larghe. L’altezza dalla punta del garretto a terra non deve essere inferiore al 25% dell’h. al garrese. L’angolo dell’articolazione tibio-tarsica oscilla fra i 140° e i 145°.
Metatarso: la sua lunghezza è circa il 15% dell’h. al garrese. Considerando il metatarso a se stante; diversamente se misurato alla punta del calcagno, la sua lunghezza è pari a quella del garretto. La sua direzione deve essere verticale. Lo sperone, se presente, deve essere asportato.
Piede: come l’anteriore e con tutti i requisiti di questo.

Andature
Passo sciolto e lungo; il trotto abbastanza allungato e molto resistente è l’andatura più utilizzata. Per la sua stessa conformazione può passare facilmente al galoppo ordinario che mantiene relativamente a lungo.

Pelle
Aderente al corpo, deve essere sottile in ogni regione, specialmente sulle orecchie e sugli arti anteriori. Collo senza giogaia e testa senza rughe. Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero.

Difetti eliminatori
Testa: assi cranio-facciali convergenti o divergenti. Prognatismo accentuato e deturpante. Strabismo bilaterale. Tartufo con depigmentazione, eterocromia dell’iride mono e bilaterale.
Statura: non compresa entro i limiti regolamentari, calcolati i margini di tolleranza.
Coda a tromba.

Difetti da squalifica
Tartufo: depigmentazione totale.
Canna nasale: decisamente montonina o concava.
Occhi: depigmentazione totale bilaterale delle palpebre, occhio gazzuolo (anche un solo occhio).
Mascelle: enognatismo.
Organi sessuali: criptorchidismo, monorchidismo, evidente deficienza di uno o tutte e due i testicoli.
Coda: anurismo, brachiurismo, portata arrotolata sul dorso.
Colore del manto: bianco per una superficie maggiore di 1/5 della superficie totale.
Pelle: depigmentazione totale dei margini labiali o depigmentazione totale bilaterale delle palpebre.


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