Il Rhodesian Ridgeback non passa mai inosservato. Sarà quello sguardo che sembra ancora scrutare l’orizzonte della savana in un mattino di caccia, sarà la tipica cresta sul dorso (ridge-back, appunto) che dà il nome alla razza, oppure l’aspetto fiero e sicuro, ma il risultato di solito è sempre di grande effetto. E negli ultimi anni questa razza particolare, che è stata selezionata in epoche abbastanza lontane ormai in Africa meridionale, ha trovato un successo crescente anche in Italia. Conosciamola meglio.
Rhodesian Ridgeback: storia e origini
Il Rhodesian Ridgeback è originario dell’Africa meridionale e in particolare dell’ex Rhodesia, ora Zimbabwe.
Tra i progenitori della razza troviamo il Khoi Khoi o “cane degli Ottentotti”, dal nome con cui i coloni boeri avevano ribattezzato le popolazioni locali. Questo cane fu incrociato con altre razze importate dagli europei nella regione, in particolare Pointer e Greyhound.
Pur non essendoci ancora uniformità nelle caratteristiche della razza, i Rhodesian Ridgeback dell’epoca erano dotati di un forte istinto per la caccia ed erano ottimi guardiani, coraggiosi e fedeli, caratteristiche che ritroviamo intatte nei cani odierni.
Allora non dovremo sorprenderci nel vedere il nostro Rhodesian con lo sguardo fisso all’orizzonte, fiero, un concentrato di forza e coraggio “in potenza”: gli spazi aperti della savana, l’adrenalina nell’affrontare predatori ben più grandi, i cieli stellati dell’Africa sono ancora parte di lui.
Attività con il Rhodesian
In molti Paesi questo partner forte e coraggioso è ancora utilizzato a caccia: su cinghiali e capre selvatiche in Australia, per felini e cervi in Nord America, per antilopi e facoceri in Africa, su cinghiali e orsi in Russia, ma in genere riveste anche il ruolo di cane da guardia.
In Italia è praticamente impossibile cacciare con un rhodesiano ma non è raro vedere soggetti impegnati nel Coursing, sport incruento in cui viene cacciata una finta preda, tipicamente praticato con i Levrieri.
Rhodesian Ridgeback: carattere
Storia e morfologia del Rhodesian ci consegnano un cane particolare, come spesso accade quando una razza viene forgiata soprattutto dall’ambiente di origine. E nel caso del nostro protagonista, nato nell’estremo sud del Continente Nero in piena epoca coloniale, le origini hanno determinato anche parte del suo carattere.
Certo è un segugio, predisposto quindi a lavorare in muta e a esserci di grande aiuto in ambito venatorio, ma essendo i selvatici a cui è stato destinato tutt’altro che innocui, ha anche dovuto sviluppare tenacia e coraggio a livelli spesso superiori rispetto ad altre razze canine.
In sintesi, in genere il Rhodesian ha carattere solido se non roccioso, quando si trova di fronte a situazioni conflittuali. Dote apprezzata nel corso della sua storia, che infatti è anche quella del valido guardiano e protettore della sua casa e della sua famiglia, ma di cui è bene tenere conto se si decide che si tratta del cane che vogliamo al nostro fianco.
Nulla di particolarmente difficile da gestire, se si lavora correttamente sul fronte dell’educazione, ma non ci si aspetti solo dolcezza e affetto da un Rhodesian. Possiede entrambi e sa donarli generosamente, ma sa anche essere tenace e testardo, come la sua selezione gli ha imposto.
Interessante comunque notare come, anche se con numeri non ancora elevati, la razza abbia fatto breccia anche in Italia. Negli ultimi 6 anni il grafico delle cucciolate registra una crescita costante. Piace, e la cosa non dovrebbe stupire: è bellissimo.
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