Ti sei mai chiesto a cosa servono le vibrisse nel gatto? La loro inclinazione non ha solo uno scopo pratico, in quanto organi tattili, ma anche comunicativo. Scopriamo di più!
Nel gatto anche le vibrisse “parlano”: ecco a cosa servono
I gatti, come altri animali, comunicano anche con altri strumenti diversi dalla voce. Ovviamente il linguaggio del corpo è tra questi ma nel caso dei nostri amici felini anche le vibrisse “parlano”. Infatti, i “baffi” del gatto sono particolarmente versatili. Oltre a dargli la possibilità di “misurare” lo spazio per non finire incastrato da qualche parte, sono molto espressive. Comunicano tutti i suoi stati d’animo, dalla felicità alla rabbia e alle altre emozioni intermedie.
In posizione normale le vibrisse sono ravvicinate, rilassate, allargate a ventaglio ai lati del muso. In tal modo il nostro amico ci dice che è rilassato, soddisfatto e pronto a ricevere attenzione.
Se, al contrario, le vibrisse sono puntate all’indietro e appiattite, vuol dire che il gatto è disturbato o impaurito da qualcosa, arrabbiato o sulla difensiva. Che cosa possiamo fare? Se dalla posizione del corpo e delle vibrisse ci accorgiamo che è spaventato, lasciamolo solo e libero di nascondersi. Con il tempo forse si abituerà. Un gatto eccitato, invece, tende ad allargare all’infuori le vibrisse verso la parte anteriore del muso. Le usa per esplorare l’ambiente, come se fossero antenne.
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