Oggi vi parliamo di un micio che, come suggerisce il nome, proviene dall’America. Ma, soprattutto, la cui particolarità sono le orecchie davvero curiose… Conosciamo insieme l’American Curl!
American Curl: le origini della razza
Inutile raccontare troppe storie: la selezione di questa razza, come nel caso di tante altre, si deve al puro caso. Siamo negli Stati Uniti, in California, sul finire degli anni Settanta, a casa di Joe e Grace Ruga. La famiglia è tutta in agitazione perché Shulamith, la gatta di casa, sta per partorire. Dopo mezz’ora di travaglio arrivano quattro cuccioli stupendi. Ma cosa succede? Due di loro dopo qualche giorno cominciano a mostrare le orecchie piegate all’indietro, sempre di più!
Dopo qualche settimana le orecchie dei due buffi micini continuano a restare piegate in quel modo strano e il veterinario comunica ai padroni che il “difetto” potrebbe essere causato da un fattore genetico. Da qui l’idea di selezionare una razza che abbia proprio nelle orecchie a ricciolo la sua prerogativa. Il nome è presto trovato, in inglese “curl” significa “arricciare”. Detto fatto: i due micini vengono affidati all’allevatrice Nancy Kiester e, nel 1983, i primi American Curl fanno il loro debutto all’esposizione felina di Palm Springs. Due anni dopo, le principali associazioni feline consegneranno ai buffi mici “Curl” il diploma di razza ufficiale.
E queste orecchie “Curl”?!
Le orecchie, come abbiamo già detto, sono la vera particolarità di questa razza. Ce ne sono di tre tipi diversi e presentano tre tipi di ricciolo: “primo grado” ha una curvatura appena accennata (il meno apprezzato), “secondo grado” una curvatura di 90° e il “terzo grado” ha una curvatura di 180° (definita “a quarto di luna”). Quest’ultima variante, risultando la più evidente, è la più richiesta.
C’è da dire comunque che la forma così particolare delle orecchie non compromette in alcun modo la salute del gatto, né tantomeno ne diminuisce o aumenta le capacità uditive. Ma è bene riservare qualche attenzione in più alla pulizia delle orecchie. Niente di troppo impegnativo: basta una garzina umida passata ogni tanto dall’interno verso l’esterno.
Un dono tanto prezioso non va dato per scontato. I padiglioni auricolari arricciati, infatti, sono il risultato di una mutazione casuale e spontanea, trasmessa per via ereditaria, come carattere dominante. Per questo nei mici che portano nel proprio bagaglio genetico sia il gene portatore delle orecchie piegate che quello delle orecchie diritte si imporrà sempre il primo. Se entrambi i genitori hanno la predisposizione sia per le orecchie arricciate che per quelle diritte, i gattini possono avere sia orecchie arricciate che orecchie “normali”. Gli American Curl che nascono con le orecchie normali vengono classificati come “American Curl Straight Ear” e usati per la riproduzione.
Sei curioso di conoscere meglio questa razza? Visita la nostra scheda dedicata all’American Curl!