Il gatto Bombay è una vera e propria pantera in miniatura, ottenuta incrociando un Burmese con un American Shorthair.

6 Novembre 2022 di Redazione

L’aspetto del gatto Bombay è quello tanto cercato dalla sua selezionatrice: una piccola pantera nera, ottenuta dall’incrocio tra un Burmese e un American Shorthair.

I suoi punti forti stanno nella colorazione nera del lucidissimo mantello, nella forma agile del corpo e negli occhi gialli come l’oro. In questo articolo vi raccontiamo tutte le curiosità su questa splendida razza.

Gatto Bombay, le affascinanti origini della razza

La storia di questa razza è intimamente legata a quella della sua prima selezionatrice, Nikki Horner, allevatrice americana cresciuta nel mito esotico dei racconti di Kipling. Tra tutti i personaggi inventati dallo scrittore, quello che la impressionò di più deve essere stato Bagheera, la saggia pantera nera coprotagonista de “Il libro della giungla”.

Fu quindi naturale per lei, appassionatissima di gatti, cercare di selezionare una razza che riproducesse i tratti affascinanti di quel personaggio. Ciò che occorreva era un elegantissimo gatto esotico da incrociare con robusti gatti americani. La scelta cadde su una deliziosa Burmese e su un robustissimo American Shorthair nero come il carbone. I micini neri nati da quell’unione vennero poi incrociati con quelli nati da una American Shorthair nera e un Burmese, al fine di rafforzare le caratteristiche genetiche di entrambe le razze.

Era il 1953: una piccola pantera, chiamata Bombay in omaggio alla città natale di Rudyard Kipling, si affacciava al mondo felino. Verrà riconosciuta ufficialmente ventitré anni dopo.

Come riconoscere un gatto Bombay?

gatto bombay

Ecco una descrizione che ti aiuterà a riconoscere un gatto Bombay da un altro gatto nero:

Corpo: semi-cobby, medio, molto pesante per la sua taglia. Ha ossatura e muscolatura molto sviluppate. – – Testa: rotonda, proporzionata, piena nel tipo “contemporaneo”, più affusolata ed elegante nel tipo “tradizionale”.
Occhi: tondi, grandi e ben distanziati. Il colore va dall’oro al rame.
Orecchie: di media grandezza, distanziate fra loro, si arrotondano in punta.
Coda: di media lunghezza, viene portata dritta e si assottiglia in punta.
Zampe: di media lunghezza, terminano in piedi tondi e ovali.

Quanto costa il gatto Bombay?

Ricordiamo sempre che la cosa migliore è adottare un micio, per offrirgli una qualità di vita e una felicità migliore. Tuttavia, per chi volesse acquistare un esemplare di Bombay il costo si aggira intorno ai 1000-1500 euro. Il prezzo può variare in base a diversi fattori, come la purezza della razza.

Carattere del gatto Bombay

Dietro la tipica andatura da pantera, il Bombay nasconde un’indole giocherellona e allegra. Non è il genere di gatto che si accontenta di vivere la sua vita in un angolo, al contrario è molto affettuoso e richiede carezze e coccole di continuo. È anche un gran chiacchierone e la sua voce è un po’ rauca, particolare e inconfondibile.

gatto bombay

I cuccioli di Bombay si mostrano particolarmente turbolenti e svegli, dei veri diavoletti che però, crescendo, tendono a tranquillizzarsi un poco e imparano ad apprezzare anche la vita casalinga. E la sua sensibilità è notevole, tanto che vi sono soggetti utilizzati per la Pet therapy con bambini e anziani colpiti da disabilità: sembrano cogliere le difficoltà di chi hanno di fronte e si prestano volentieri a offrire tenerezza e conforto. Ma sempre con grande eleganza e la certezza di fare sempre colpo.

Attenzione alla salute

La razza è poco allevata in reale purezza perché la sua selezione è molto complessa. I Bombay sono infatti portatori del genoma craniofacciale HD, un disordine genetico che tutti i soggetti di questa razza presentano in forma eterozigote e che può causare gravi deformazioni. Ecco perché è essenziale scegliere solo allevatori che prevengano il problema.

Vuoi conoscere maggiori dettagli su questa razza? Ti invitiamo a leggere la nostra scheda dedicata al gatto Bombay.

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