Avere a che fare con un gatto con disabilità non è per tutti: ci vuole molta pazienza e bisogna sapere come comportarsi in ogni situazione per venire incontro alle sue esigenze speciali. Un esempio abbastanza frequente di disabilità nei gatti è la cecità. Se ci troviamo davanti ad un gatto cieco, bisogna comprendere quali sono i motivi di questa sua problematica. In alcuni casi, la cecità è una condizione presente già alla nascita. Talvolta, invece, un gatto può diventare cieco anche nel corso della sua esistenza. Tuttavia, i gatti riescono a compensare le loro mancanze sviluppando gli altri sensi.
Cosa causa la cecità?
La cecità del gatto può essere parziale o totale, reversibile o permanente. Alcune delle cause più comuni di tale patologia potrebbero essere:
- Secchezza oculare, conseguenza dell’herpesvirus felino o di una lesione oculare;
- Alta pressione sanguigna con conseguente distacco della retina, spesso causato da una ghiandola tiroidea iperattiva o da una malattia renale. La cecità in questo caso è improvvisa e irreversibile;
- Glaucoma o aumento della pressione oculare a seguito di una lesione, di un tumore o di una malattia ereditaria;
- Cataratta, possibile conseguenza di una lesione dell’occhio, del diabete o di un problema ereditario;
- Degenerazione della retina, causata da problemi alimentari, tossine, infezione o malattia ereditaria;
- Tumori all’interno degli occhi;
- Cicatrici sulla superficie dell’occhio, dovute a traumi o infezioni.
I sintomi
Purtroppo, non è sempre facile capire se il nostro gatto sta perdendo la vista. Uno dei campanelli d’allarme può essere dato dal fatto che il nostro gatto urta oggetti (soprattutto mobili spostati) e si mostra disorientato. In caso di gatto cieco solo da un occhio, un modo utile per poterci rendere conto della sua problematica è controllare se si spaventa qualora ci fossero movimenti improvvisi sul lato cieco.
Osservare il nostro gatto è necessario per capire se soffre di problemi di vista; un segnale evidente di un problema di questo tipo è dato da un cambiamento nell’aspetto dell’occhio: gonfiori, variazioni di colori e secrezioni sono indice del fatto che qualcosa non va. Allo stesso tempo, è importante capire se il nostro gatto sta cercando di mandarci segnali di un’inequivocabile problematica: guardiamo se si sfiora la zona degli occhi oppure tende a non aprire gli occhi. Ricordiamo che in tutti questi casi è sempre bene non perdere tempo e contattare il veterinario, in modo da ottenere una diagnosi accurata e utili consigli su come agire.
Favorire l’adattamento
Sicuramente, la cecità del gatto porta con sé conseguenze spiacevoli, ma noi padroni possiamo comunque fare qualcosa per aiutare il nostro gatto ad adattarsi al meglio alla sua condizione.
Ecco alcuni consigli:
- Per prima cosa, è consigliabile non lasciarlo libero all’aperto, perché potrebbe incorrere in seri rischi. Perciò, è preferibile tenerlo in casa o, se disponibile, in un giardino recintato. Allo stesso tempo, il microchip e un collare con su scritto il nostro indirizzo e la sua disabilità sarebbero molto utili in caso di smarrimento.
- Addestriamo il nostro gatto a camminare da solo. Infatti, i gatti possono orientarsi grazie agli odori che essi stessi lasciano grazie alle ghiandole che hanno sulle zampe e che poi sono in grado di seguire.
- Evitiamo di sistemare il gatto su superfici alte per evitare pericolose cadute.
- Quando ci avviciniamo al gatto, per non spaventarlo, è bene parlargli dolcemente per avvisarlo della nostra presenza.
- Evitiamo di spostare mobili, cibo e lettiere: questo potrebbe generare in lui confusione!
- Se dovesse esserci la necessità di trasportarlo, per non farlo spaventare è opportuno metterlo in un trasportino a lui familiare.
- Finestre e balconi possono rappresentare un pericolo per il nostro gatto: meglio metterle in sicurezza!
Prendersi cura di un gatto cieco può non essere facilissimo, ma di sicuro è una grande esperienza di crescita e di amore e il nostro gatto non potrà che esserne felicissimo.