Quando pensiamo ai gatti, l'associazione con il latte è immediata. Ma questo alimento fa davvero bene ai nostri animali o no?

28 Ottobre 2020 di Chiara Pedrocchi

Se pensiamo ai gatti, una delle prime immagini che ci viene in mente è quella di un dolce micio che beve una scodella di latte. Complice la tradizione cinematografica e le nostre abitudini da sempre, l’associazione è quasi inevitabile.

Ma siamo sicuri che il latte faccia bene al nostro gatto? La risposta, in realtà, è non sempre: alcuni gatti, crescendo, diventano intolleranti al latte. Un gatto adulto che esagera con il latte, infatti, soffrirà quasi sicuramente di mal di stomaco, vomito e diarrea.

Il motivo è che una buona parte dei gatti adulti non possiede nel loro intestino la dose necessaria di lattasi, l’enzima più importante per la digestione del latte.

Tuttavia, quando sono piccoli, i gatti hanno effettivamente bisogno del latte materno, o di quello sintetico nel caso in cui la loro madre non sia in grado di fornirglielo. Crescendo, però, la quantità di lattasi prodotta dall’organismo del gatto va riducendosi, fino ad annullarsi quasi completamente, rendendo il gatto, come detto, intollerante al latte.

Non per questo non possiamo dargli nessun alimento che contenga del latte: anche se, come per ogni cosa, è bene non esagerare, ci sono alimenti che contengono meno lattosio rispetto ad altri e che dunque il gatto potrebbe tollerare meglio. Bisogna comunque prestare attenzioni alle possibili reazioni negative.

Infine, se il nostro gatto è abituato a bere latte e non vogliamo privarlo improvvisamente di questo piacere, è bene sapere che in commercio ci sono dei tipi di latte apposta per i gatti, completamente senza lattosio.

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