Sei curioso di conoscere meglio la professione Cat Sitter? Scopri la nostra intervista di Gatto Magazine a Eleonora Buffagni, da oltre 20 anni professionista del mestiere. In questi anni ha seguito animali di ogni genere: oltre a gatti e cani, anche conigli, pesci, lucertole e una tartaruga dal collo lungo. Si può dire che per ogni animale e per ogni proprietario ci sono esigenze diverse.
4 domande a una professionista Cat Sitter
1. In cosa consiste il tuo lavoro e come si svolge?
“Principalmente mi occupo del benessere psicofisico del gatto o dei gatti rimasti a casa. Non solo dando la pappa e tenendo la lettiera pulita, ma anche coccolandolo e, se ne ha voglia, facendolo giocare.“
2. Che tipo di preparazione occorre?
“L’amore per gli animali non sempre basta. Per questo è molto importante informarsi leggendo libri e riviste specializzate e seguendo i molti corsi che vengono proposti. Quando accettiamo un incarico è sempre bene informarsi nel dettaglio sulle condizioni cliniche del nostro nuovo amico, chiedendo di lasciare a disposizione il libretto sanitario e il telefono del veterinario curante. Essere eclettici è sempre e non dimentichiamo che il gatto è il padrone di casa.“
3. Chi si rivolge a te?
“Non c’è tipologia precisa. Possono essere sia single che famiglie che devono lasciare soli i loro amici a causa di una vacanza o di viaggi di lavoro. In genere queste persone si rivolgono a Cat Sitter di professione quando ritengono che i loro amici abbiano bisogno di qualche attenzione in più e che non basti riempire una ciotola di croccantini.”
4. Come ti trovano?
“Di solito tramite il passaparola o su consiglio di veterinari che mi conoscono. Si deve instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con il proprietario.”
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