Normalmente, crescendo, gli occhi dei gatti cambiano colore. Se tutti i micini appena nati hanno gli occhi blu, in pochi mantengono questa caratteristica con la crescita: nella maggior parte dei gatti adulti, infatti, la colorazione tende al verde o al marrone. Ma come e quando avviene questo mutamento? Ecco tutti i dettagli.
Cosa bisogna sapere sul primo mese di vita dei gatti
Al momento della nascita gli occhi dei gattini sono poco sviluppati e anche poco funzionali. I sensi necessari in quel momento, infatti, sono altri: tatto e olfatto. Al resto pensa mamma gatta! Gli occhi dei cuccioli si aprono completamente solo durante la seconda settimana di vita, dopo essersi abituati alla luce e agli impulsi provenienti dall’esterno. Solo tra la quinta e la settima settimana il cucciolo raggiunge il massimo potenziale visivo.
All’inizio, gli occhi saranno di colore blu che in realtà non è dovuto a una particolare pigmentazione, ma a una rifrazione della luce dalla cornea. Il blu, quindi, non è propriamente un colore, ma un’assenza di colori combinata alla luce rifratta.
Verso la sesta o settimana settimana, il colore inizia a mutare. Questo passaggio avviene nell’iride che contiene i melanociti, produttori del pigmento della melanina che conferisce il colore all’occhio. L’intensità dipende dal numero di melanociti presenti e la scala di sfumature possibili è molto vasta, dal verde al marrone.
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Le razze con gli occhi blu
I gatti che mantengono gli occhi blu anche in età adulta sono quelli che producono meno melanina. In particolare parliamo di razze quali il gatto Persiano, il Balinese e il Sacro di Birmania. Spesso gli occhi azzurri sono un indicatore di albinismo, le cui sfumature cromatiche possono tendere anche al rosa, sempre per il gioco di luci rifratte che si crea rispetto all’iride. Altra caratteristica associabile agli occhi chiari è l’eterocromia dell’iride, ovvero quando il micio presenta occhi di colori diversi, come nella foto qui sotto.
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