Questo micio appartiene alla famiglia delle razze Siamesi e ha due tipologie di pelo, corta o lunga, quest’ultima poco diffusa. Nonostante il nome, il gatto Orientale nasce in Gran Bretagna negli anni ’50, incrociando il Siamese con diverse razze: Blu di Russia, British Shorthair, Abissino e comuni gatti domestici. Giunti negli Stati Uniti negli anni ’70, questi gatti vennero incrociati anche con American Shorthair e di nuovo con il Siamese, ottenendo altri colori ancora. Oggi vantano innumerevoli sfumature.
Ma qual è il carattere di questo bel micio? Scopriamolo insieme!
Un giocherellone con personalità
L’Orientale ha particolare successo proprio Oltremanica, dove è stato “inventato” e anche negli Stati Uniti. Molto simili al Siamese da cui discendono, questi gatti sono vivaci, intelligenti e socievoli. Adorano giocare e spesso imparano facilmente a riportare gli oggetti con cui li facciamo divertire, come se fossero cagnolini. E questo desiderio di giocare rimane per tutta la loro vita, facendo dell’Orientale un amico perfetto per chi cerca un compagno con cui inventare giochi e trucchi.
Inoltre, sono ottimi saltatori che ispezionano ogni ripiano e mensola a disposizione e sono dei grandi chiacchieroni. Quando sono in vena di coccole risultano dolci e affettuosi, però hanno una personalità forte che spesso li porta a prendere il controllo di un eventuale “branco” di altri gatti o cani presente in casa.
La salute del gatto Orientale
La razza non rientra tra le più delicate ma alcuni problemi ereditati dal Siamese possono affliggere l’Orientale, come il difetto che causa lo strabismo, l’amiloidosi epatica e la cardiomiopatia dilatativa. Il buon allevatore esclude dalla riproduzione i soggetti portatori e a lui dobbiamo rivolgerci per avere un micio sano con documentazione veterinaria al seguito.
Se vuoi conoscere meglio questa razza, visita la nostra scheda.