Le deputate Patrizia Prestipino e Stefania Pezzopane hanno presentato una proposta di legge per permettere l'accesso a cani e gatti ovunque:

10 Gennaio 2020 di Vanessa Amati

Cani e gatti ammessi ovunque

Le deputate Patrizia Prestipino e Stefania Pezzopane hanno presentato una proposta di legge per permettere l’accesso a cani e gatti ovunque: dunque libero accesso in tutti i luoghi pubblici comprese scuole e chiese. La proposta di legge muove dalla considerazione che l’animale domestico è ora considerato come essere senziente e non più come mero oggetto di proprietà. Il decreto, inoltre, si esprime anche in materia di diritti degli animali in caso di divorzio o morte dei padroni, e di pensione nel caso dei cani poliziotto.

Cani e gatti ammessi in tutti i luoghi pubblici: cosa dice la legge ora?



Ad oggi la legge prevede che i cani possano essere condotti in luoghi pubblici solo se muniti di guinzaglio e provvisti di museruola ( Per la disciplina sulla museruola clicca qui). Nel caso di bar e ristoranti l’accesso è consentito, purché l’animale non entri in contatto con gli alimenti. Per quanto concerne i supermercati il Ministero ha specificato che all’interno o all’esterno possono essere predisposti appositi spazi dedicati ai nostri fedeli compagni di vita. In ogni caso è a discrezione del gestore di una struttura pubblica decidere se ammettere oppure no gli animali domestici ( Per leggere cosa prevede la Legge clicca qui)

Cani e gatti ammessi in tutti i luoghi pubblici: la proposta di legge

Secondo gli esperti la nuova proposta di Legge potrebbe introdurre un nuovo Libro nel Codice Civile, il XIV bis rubricato Degli animali, che definisce gli animali come “esseri senzienti” già dai primi articoli. “La legge – secondo il nuovo pdl – riconosce e tutela il loro diritto alla vita, alla salute e a condurre una esistenza dignitosa e compatibile con le loro caratteristiche etologiche”. E proprio su tale assunto si basa il nuovo Progetto di Legge: ” è vietato, salvo quanto previsto dalla legge, l’allontanamento coatto di animali familiari dalla propria famiglia”.
Per quanto riguarda la situazione in caso di separazione e divorzio il Pdl stabilisce che l’animale domestico sia affidato “in via esclusiva al coniuge che ne garantisce il migliore benessere psico-fisico ed etologico”, rendendo comunque possibile l’affidamento condiviso ( Per scoprire di più sull’argomento cani in fase di Separazione e Divorzio clicca qui)  e in caso di morte del padrone, lo stesso progetto decreta che l’erede ha l’onere di accudire l’animale, mentre è onere del Tribunale affidarlo a chi ne “garantisce il benessere”

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