Veleni domestici: un pericolo per i gatti
Dopo parecchi millenni i gatti si sono ormai perfettamente abituati a dividere con noi la casa e l’esistenza. Molti piccoli felini si dimostrano sempre attenti e curiosi a ciò che li circonda, questo aspetto può talvolta portarli a venire in contatto con tutta una serie di veleni domestici per i gatti, capaci in certi casi di causare loro intossicazioni più o meno gravi. Scopriamo quali sono i pericoli e come intervenire in caso di necessità.
Le piante
Uno dei primi pericoli si cela nelle piante tossiche per i gatti. Esempi più comuni sono: l’edera, il giacinto, il giglio, l’iris, il narciso, l’oleandro, l’ortensia, il rododendro. I sintomi di un eventuale avvelenamento possono comprendere abbondante salivazione, vomito, diarrea, dolori addominali, difficoltà respiratorie, alterazioni delle funzionalità cardiaca o renale. Chi ospita in casa un gatto dovrebbe quindi evitare di tenere piante ornamentali pericolose oppure dovrebbe posizionarle in luoghi inaccessibili al micio.
Non lasciamo in giro medicine incustodite
La sempre più diffusa abitudine all’automedicazione ci porta spesso a ritenere che i malesseri dei nostri amici a quattro zampe possano essere curati con la somministrazione di medicamenti per uso umano. Attenzione, però: alcuni principi attivi possono risultare molto tossici per i gatti.
Meglio non usare mai farmaci a base di acido acetilsalicilico, antipiretici e antinfiammatori non steroidei. Esiste anche la possibilità che il micio trovi in giro confezioni incustodite di medicine e le ingerisca: per questo è assolutamente necessario tenere sempre i medicinali sotto chiave. In caso di necessità è sempre meglio consultare il proprio veterinario.