Dall'ultimo rapporto Assalco-Zoomark è emerso che il pet food è un mercato in forte crescita. Vediamo perché dare cibo confezionato al gatto ha molti benefici

5 Giugno 2020 di Daniela Larivei

Se hai un gatto, ti sarai senz’altro chiesto più di una volta quale sia l’alimentazione corretta per il suo benessere. Dall’ultimo rapporto Assalco – Zoomark è emerso che i pet owner preferiscono una dieta industriale. Vediamo allora perché dare cibo confezionato al gatto (per approfondire: Le regole base per la pappa del micio) ha molti benefici.

Pet food: un mercato in forte crescita

Secondo la tredicesima edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, che ogni anno fotografa la situazione di alimentazione e cura degli animali da compagnia, il pet food oggi vale oltre 2 miliardi di euro, mentre i pets sono 60.3 milioni: 29,9 milioni di pesci, 12.9 milioni di uccelli, 7,3 milioni di gatti, 7 milioni di cani, 1.8 milioni di piccoli mammiferi, 1,4 milioni di rettili.

Per l’alimentazione di cani e gatti nel 2019 i pet owner hanno infatti speso 2 miliardi e 78 milioni di euro, mentre per tutti gli altri animali da compagnia la somma è stata di 12,5 milioni di euro, spesi per l’acquisto di mangimi e granaglie. Il valore degli accessori è stato di 70,6 milioni di euro, tra prodotti per l’igiene (il 40,2% del totale), antiparassitari (20,6%), masticativi (11,5%), giochi (7,8%) e altri prodotti come ciotole, guinzagli, cappottini (19,8%).

Il pet food si conferma quindi un mercato in crescita: + 2.8% rispetto al 2019, tra Grocery, Petshop tradizionali e catene Petshop, per un totale di 556.424 tonnellate vendute.

perché dare cibo confezionato al gatto

Perché dare cibo confezionato al gatto

Non solo. I numeri del 2019 confermano la propensione dei proprietari, soprattutto di felini, ad acquistare alimenti confezionati. Una scelta che garantisce:

  1. comodità e praticità,
  2. equilibrio nutrizionale,
  3. sicurezza sanitaria,
  4. controlli nel processo produttivo,
  5. aumento della vita media dell’animale.

Il cibo per gatti industriale è anche quello consigliato dai veterinari. Che, come riporta sempre lo studio annuale, confermano di consigliare ai propri clienti alimenti industriali secchi o umidi, per una dieta sia quotidiana, sia più controllata per patologie specifiche (per esempio leggi Alimentazione del gatto diabetico).

Secchi o umidi, sono alimenti integrati

Una alimentazione casalinga per il gatto è possibile, ma va eseguita con molta attenzione perché vanno garantite tutte le sostanze di cui l’organismo del micio necessita. Oltre ai motivi elencati dagli esperti interpellati nello studio Assalco-Zoomark 2020, i cibi confezionati vengono poi integrati con una serie di oligoelementi (da Wikipedia), vitamine e aminoacidi essenziali che il suo organismo non produce da solo, come la taurina. Per questo la maggior parte dei gatti assume una alimentazione industriale a base di di cibi secchi o umidi: pollo, pesce, carne di manzo.

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Dieta corretta del gatto: proteine a go-go

Non dimentichiamo, infatti, che il gatto è un carnivoro, per cui una alimentazione corretta del gatto deve essere costituita prevalentemente da proteine (approfondisci con Le proteine del gatto: fondamentali per l’organismo) e grassi di origine animale. Nella scelta della pappa, dunque, vanno scelti alimenti che ne contengano in percentuali elevate (leggendo le etichette, dovrebbero essere al primo posto).

È bene poi variare la dieta del gatto, se è possibile, fin da piccolo, in modo che possa seguire una dieta il più completa possibile, abituarsi a sapori nuovi, essere meno esigente e diffidente alle novità da adulto. Oggi in commercio ci sono cibi molto appetibili per gatti (come le ultime referenze di Schesir), di alta qualità, con ingredienti naturali al 100%, con le migliori parti di pesci e carni, senza aggiunta di coloranti e conservanti, graditi anche dai gatti dal palato molto difficile. Insomma, il vostro micio non avrà che l’imbarazzo della scelta!

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