Salerno: gatto affogato nella fontana avvolto da una busta di plastica
Il corpo privo di vita di un cucciolo di gatto è stato rivenuto a Rofrano in provincia di Salerno. Il micino è stato gettato nella fontana sita in piazza Agnese Passarelli avvolto da una busta di plastica.
“Una violenza del genere su un animale indifeso è spia di una personalità disturbata, che potrebbe fare del male anche alle persone“, afferma Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape).
Questo brutale animalicidio pone ancora una volta l’accento sul dilagante e allarmante fenomeno del randagismo in Campania. Servono iniziative urgenti, anche legislative, immediate e risolutive a tutela degli animali vaganti: “il Comune, nella persona del Sindaco è da ritenersi il responsabile del benessere degli animali presenti sul territorio comunale, rispetto ai quali vanta una posizione di garanzia, che comporta l’obbligo di far fronte al loro mantenimento come sancito dalla sentenza n. 148 del 2017 della IV Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione”.
Gatto senza vita nella fontana: “Governo inasprisca pene“
Sentire ogni giorno queste storie è sconvolgete: è ora che il Governo si dia una mossa e approvi il DDL S. 1078 a firma del senatore Gianluca Perilli (M5S) per far sì che i crimini commessi contro degli esseri senzienti possano essere finalmente e debitamente perseguiti e puniti.
“Gli animali non possono più attendere. Basta rinvii. Il rafforzamento della normativa a tutela degli animali è previsto anche dal programma di Governo Pd-M5s, al punto 22, che parla di contrasto a ‘ogni forma di violenza e di maltrattamento nei loro confronti. Questa norma potrebbe essere varata nel prossimo Consiglio dei ministri, ma pare che il contrasto al maltrattamento e all’uccisione di animali non sia una priorità. Attualmente chi si macchia di questi crimini non va mai in carcere. È dovere del legislatore cambiare le regole in materia di tutela degli animali”.