Stitichezza nei gatti: come risolvere?
La stitichezza nei gatti, cioè la stipsi, può costituire un problema di non facile gestione soprattutto per i gatti anziani affetti da forme di megacolon, una malattia caratterizzata dal rallentamento della motilità intestinale, o in quelli che ricevono una dieta inadeguata.
Tra i segni clinici che si accompagnano alla stipsi ci sono perdita di appetito, vomito e indebolimento. I mangimi specifici, particolarmente ricchi di fibre grezze e solubili, spesso sono molto utili per tenere sotto controllo il problema.
E nei casi più gravi?
Nei casi più gravi, però, può essere necessaria un’integrazione con verdure lessate, per esempio zucchine, asparagi, fagiolini o broccoli, e con lattulosio, un carboidrato fermentescibile impiegato anche in medicina umana, latte fresco di mucca, crusca e simili. Un fattore aggravante, in questi casi, è la scarsa tendenza a bere manifestata dalla maggior parte dei gatti.
La mancata introduzione nell’organismo di acqua, infatti, può peggiorare la disidratazione fecale e rendere l’evacuazione ancora più complicata. Molti gatti preferiscono l’acqua corrente: in questo caso, lasciamo aperti ogni tanto i rubinetti di casa oppure usiamo un’apposita fontanella.