6 Aprile 2019 di Redazione

La Storia della Settimana: Peter il gattino trovato in Corsica da Margherita e il suo papà

Per la rubrica la Storia della Settimana, ci è arrivata in redazione la storia di Peter. Margherita, una nostra piccola lettrice, ci ha voluto raccontare le avventure di Peter, il gattino che ha trovato mentre si trovava in vacanza in Corsica con il suo papà.

Margherita ci racconta:«ecco come abbiamo trovato Peter…»

Due anni fa con il mio papà ho preso in adozione una gattina per mia zia proprio tramite un contatto nato su Gatto Magazine e l’abbiamo chiamata Astrid. Lo scorso settembre, mentre ero in vacanza in Corsica con mio papà ho assistito a una scena tristissima: tre micini dal pelo rosso abbandonati dietro una siepe vicino al mare. Della loro presenza, per fortuna, si era accorta anche una coppia del posto che è intervenuta per metterli in salvo portando loro del cibo e due trasportini per condurli a casa. Avendo già altri gatti, ci hanno proposto di tenerne uno. Ci siamo presentati e, sapendo che avremmo dovuto affrontare un viaggio in traghetto, ci hanno proposto di adottare il micino nelle migliori condizioni di salute e di donarci il trasportino più piccolo.

Papà era un po’ perplesso e preoccupato all’inizio ma non ci ha messo molto a decidere di dare un tetto al cucciolo. Abbiamo subito pensato che avrebbe potuto far compagnia ad Astrid a casa della zia. Lo abbiamo chiamato Peter e lo abbiamo portato nella nostra casa di vacanze, dove si è subito ambientato. Gli abbiamo dato un po’ di latte e siamo corsi al minimarket del paese per comprare del cibo per gatti. Mio papà si è informato su dove si trovasse il veterinario più vicino e ha preso appuntamento per la mattina del giorno dopo per farlo visitare. Per fortuna Peter era in buone condizioni di salute e il veterinario gli ha solo prescritto il collirio per gli occhi e qualche medicina per i vermi.

In casa era timido, all’inizio si nascondeva sotto il mio letto e ricompariva per mangiare, poi però si è ambientato bene e si è affezionato a noi: quando andavamo al mare miagolava deluso per poi farci tante feste al nostro ritorno. Non ha mai tentato di scappare di casa segno che si è trovato subito bene.

Alla fine della vacanza, è giunto il momento di caricarlo a bordo dell’auto e raggiungere il porto di Bastia. Solo qui mio papà si è ricordato del fatto che la Francia ha ripristinato i controlli alle frontiere, dopo gli attentati di Nizza e Parigi e che tenere gatti non registrati è vietato. Per fortuna il gendarme, oltre ai documenti, ci ha chiesto solo se avessimo fucili subacquei, fiocine e altre armi e munizioni per la pesca subacquea, mentre Peter se ne stava tranquillo nel suo trasportino dietro il sedile di papà.

Anche sul traghetto Peter non era registrato, ma in cabina non si è fatto sentire e ha dormito per tutta la traversata fino al porto di Savona. A quel punto è giunto il momento di avvisare la zia che Astrid avrebbe avuto compagnia di lì a un paio d’ore. Giunti a Milano, abbiamo provato a vedere se la convivenza tra i due gattini fosse possibile ma Astrid non è parsa molto disponibile a condividere spazi e coccole.

Gli soffiava in faccia e non ha mangiato per tre giorni. Forse stava soffrendo troppo il nuovo arrivo. Peter però è un gattino fortunato: un’amica della zia si è offerta di tenerlo, appurato che la convivenza con Astrid non sarebbe stata possibile. Pensate, a quella signora era appena morto un gatto di 15 anni dello stesso colore e l’occasione di riempire quella mancanza ci è parsa sufficiente per compensare la partenza di Peter. Ma quel dolcissimo cucciolo trovato a due passi dalla spiaggia in Corsica resterà sempre nel mio cuore e in quello di mio papà.

Margherita

Rubrica: “La storia della settimana”!

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