In Russia i gatti che difendono il museo dell'Ermitage dai roditori hanno ricevuto l'eredità da un ricco anonimo francese.

9 Dicembre 2020 di Chiara Pedrocchi

È successo in Russia, al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. Gli amministratori dell’eredità di un ricco anonimo francese hanno infatti preso contatti con il direttore del museo, Mikail Piotrovski, per comunicare il volere del defunto… benestante: devolvere parte del suo patrimonio ai gatti impiegati nel museo.

Che ruolo hanno i gatti del museo?

Prima di spiegare la questione del testamento, tuttavia, sarà necessario capire per quale motivo una settantina di gatti lavorino in un museo. La ragione è la difesa delle opere dai roditori. Se vi state chiedendo perché per scacciare i roditori non si utilizzino delle alternative chimiche, vi rispondiamo subito: è stato fatto, negli anni ’70, ma il tentativo è risultato fallimentare e i gatti sono stati subito richiamati.

Ma vi diremo di più: addirittura, fino agli anni ’90, i gatti potevano vagare indisturbati tra le opere del museo. In seguito, tuttavia, i felini sono stati relegati nelle cantine. I gatti si possono comunque vedere e coccolare in occasione della Giornata del Gatto, tra marzo e aprile di ogni anno.

eredità

Un’altra curiosità: i gatti sono lì da moltissimo tempo, addirittura dai tempi di Pietro I il Grande, nel 1700! Il suo gatto prediletto si chiamava Basil; la figlia, che ne comprese il valore, ne fece arrivare a decine, mentre Caterina II ordinò che fosse loro assegnato lo status di “guardie reali”. All’epoca, infatti, il palazzo dell’Ermitage era la residenza dello zar.

Lasciare i propri beni in eredità ai gatti

Il benefattore francese deve aver colto l’importanza del loro operato, perché non è certo cosa comune lasciare parte dei propri beni a dei felini sconosciuti, per di più di un altro Paese. Pare infatti che il testamento sia stato suddiviso in tre parti: un terzo dei beni è andato alla famiglia, uno a un’organizzazione ambientale con sede in Francia, e il terzo proprio ai gatti, o meglio, al museo perché li utilizzi per la cura di questi animali.

In caso abbiate il desiderio di fare qualcosa di simile, sappiate che è possibile: vi basterà effettuare una donazione specificandone la destinazione!

Lascia un commento