Come si fa a soffrire di allergia ai gatti? In questo articolo faremo chiarezza sull'argomento, sfatando 5 miti.

24 Giugno 2022 di Redazione

Esistono molte idee sbagliate sugli allergeni e chi soffre di allergia ai gatti spesso non ne comprende pienamente le cause. In questo articolo faremo un po’ di chiarezza sulla questione.

5 miti da sfatare sull’allergia ai gatti

1. I peli del gatto non sono la causa di reazioni allergiche.
VERO: gli allergeni sono prodotti dalle ghiandole salivari e sebacee del gatto e sono responsabili dell’innesco di una reazione nei soggetti allergici. Questi allergeni vengono trasferiti sui peli e sulla pelle quando il gatto si lecca e si diffondono nell’ambiente attraverso i peli. Ma anche se i peli possono trasportare gli allergeni, non ne sono la causa.

2. Alcune razze di gatti, soprattutto quelle senza peli, sono “anallergiche”.
FALSO: non esistono gatti privi di allergeni. Esistono gatti “ipo-allergenici”, ovvero che hanno una minor quantità di Fel d1, il loro allergene principale. Anche se esistono razze senza pelo, non sono i peli a causare una reazione allergica. Le persone con allergie ai gatti stanno rispondendo agli allergeni prodotti principalmente nelle ghiandole salivari e sebacee.

3. I gatti con i peli di colore più scuro e quelli con il pelo più lungo hanno maggiori probabilità di scatenare allergie rispetto ai gatti con il pelo di colore chiaro e più corto.
FALSO: il colore e la lunghezza del pelo non influiscono sulla produzione di allergeni nei gatti.

4. Il sesso è l’unica caratteristica fisica che riguarda la produzione di allergeni.
VERO. È stato dimostrato che i gatti maschi integri in genere producono livelli più elevato di Fel d1 rispetto ai maschi sterilizzati e alle femmine. Tuttavia, il livello di Fel d1 di ogni gatto varia in base alla genetica e un gatto maschio intatto potrebbe produrre meno Fel d1 di una femmina o un maschio sterilizzato.

5. Evitare i gatti non elimina le reazioni allergiche.
VERO. Spesso i medici e gli allergologi raccomandano di evitare di avere un gatto in casa o almeno di escluderlo dalle zone della casa più vissute. Chi può isolare il micio in una stanza potrebbe stare meglio ma non è una soluzione “garantita”. L’isolamento di un gatto in una parte della casa, o l’evitare il contatto con lui, potrebbe non eliminare le reazioni allergiche.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti invitiamo a leggere anche Gatti ipoallergenici: quali scegliere?

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