Cosa sapere sui cani schierati al confine per fermare il traffico di droga e Fentanyl. Tutti i dettagli utili.

30 Luglio 2024 di Letizia

Una squadra di oltre 500 cani schierati ai confini Usa contro la terribile epidemia di abuso di Fentanyl e altre droghe. Nonostante il progresso tecnologico sia arrivato oltre i confini dell’immaginabile, ancora oggi il fiuto dei cani è l’ausilio principale per le forze dell’ordine in una svariata casistica di impieghi.

I cani sono un supporto importante in molti rami delle indagini di polizia, perché grazie al loro fiuto incredibile sono eccellenti ricercatori di persone scomparse, ausiliari nella ricerca delle mine antiuomo e incredibili detective per quanto concerne il traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Goose (direttamente da Top Gun) è un Golden Retriever che lavora al centro di una marea di auto ferme al caldo della frontiera di San Diego con il Messico, affronta gas di scarico e asfalto rovente per rilevare l’introduzione illegale negli Usa di Fentanyl, marijuana, cocaina, eroina, metanfetamina ed ecstasy.

Goose è uno dei 536 cani della US Customs and Border Protection addestrati a fiutare droga, ma anche armi da fuoco, munizioni, denaro e clandestini alle frontiere. L’aumento della vendita di Fentanyl illegalmente sta causando una epidemia di overdose negli USA senza precedenti. A questo punto il CBP con grande lungimiranza ha pensato di allargare le competenze dei propri cani e di avviare un programma strutturato e pensato per implementare la caccia al Fentanyl. 

Tra i quattro e i sei mesi per addestrare una coppia cane-uomo

Nonostante lo stanziamento di milioni di dollari in tecnologia di grande livello che consente al CBP di scansionare veicoli e analizzare server di dati che aiutano a individuare possibili contrabbandieri, l’olfatto di un cane rimane uno strumento vitale per scoprire i narcotici.

All’accademia cinofila dell’agenzia a Front Royal, in Virginia, i militari al servizio alla dogana vengono accoppiati con i loro nuovi compagni a quattro zampe, come parte di un processo che richiede da quattro a sei mesi per insegnare ai cani a cercare il materiale di contrabbando. 

Tutto si svolge come un gioco: i giocattoli vengono riempiti con “pseudo-narcotici” che odorano come la droga vera e propria. “Quel giocattolo, è tutto ciò a cui pensano”, ha detto Donna Sifford, direttrice dell’accademia, durante un tour esclusivo della struttura effettuato da Reuters. “Quando sentono quell’odore e si siedono, tutto ciò che vogliono fare è giocare con quel giocattolo”. Ed è il segnale che lo stupefacente sia stato individuato.

cani antidroga
Cani antidroga al confine – Amicidicasa.it

I cani come biosensori, la migliore tecnologia possibile

Secondo uno studio del 2022 pubblicato sul Journal of Neuroscience, i cani hanno un senso dell’olfatto esponenzialmente più potente degli umani con un numero di recettori fino a 200 volte superiore. I cani sono in grado rapidamente di spaziare con l’olfatto, selezionando nel traffico i veicoli, perquisire auto sospette e controllare le file di passeggeri. 

Sono particolarmente utili per scoprire il Fentanyl che può essere trasportato in modeste quantità sotto forma di pillole o polvere. “Sono come biosensori”, ha detto Michael Gould, membro fondatore dell’unità cinofila del Dipartimento di Polizia di New York City che ora lavora come testimone esperto in casi che coinvolgono cani poliziotto. 

“È davvero la migliore tecnologia disponibile”. I cani scelti per questo tipo di lavoro sono solitamente Pastori Tedeschi, Labrador, Pastori Olandesi e Malinois, ha detto Sifford. Goose è uno dei tre Golden Retriever nel programma. La maggior parte proviene da allevatori europei, soprattutto tedeschi e cechi, mentre una piccola parte proviene da quelli americani. Costano in media tra gli 11.000 e i 12.000 dollari per cane e tendono ad andare in pensione quando raggiungono gli 8 o i 9 anni.

Le unità cinofile richiedono uno specifico addestramento iniziale rivolto sia al cane che al conduttore. I cani vengono addestrati con bambole intrise di droga per abituarli all’odore della sostanza. Quando tra i due si è creata una buona intesa verranno avviati al lavoro per il quale sono stati scelti e allenati. I settori di impiego sono quattro: ordine pubblico e vigilanza, antidroga, antiesplosivo, ricerca e soccorso in superficie o sotto macerie.

Per far questo lavoro bisogna incentivare i loro istinti naturali come l’olfatto, l’attitudine al gioco e quello predatorio. Lo scopo è quello di indurre il cane a dedicarsi alla ricerca con interesse, non considerando l’attività un lavoro o una costrizione ma un gioco, costituito inizialmente da una pallina da tennis.

La pallina verrà sostituita in seguito da un manicotto di spugna con il quale verrà abituato a giocare fin dai due mesi di età, tramite il quale si insegna a riportare l’oggetto, a trovarlo se nascosto, a frugare ovunque per raggiungerlo; è, perciò, essenziale che il cane abbia un atteggiamento possessivo per conquistare il fantoccio con il quale gioca. 

Un’appropriata selezione di militari e cani consente di individuare soggetti sani, vivaci e intraprendenti. I più adatti sono quelli irrequieti, aventi come caratteristica principale la tendenza a mordere tutto ciò che riescono ad afferrare, che si atteggiano con ossessività nei confronti degli oggetti conquistati e che posseggono un’attività investigativa notevole, che amano ispezionare gli ambienti nuovi senza mai dimostrare momenti di incertezza. 

L’abbinamento uomo-cane non è casuale: viene valutato il carattere di entrambi con l’obiettivo di ottenere la simbiosi perfetta, base fondamentale per lavorare al meglio sia in ambiente educativo che operazionale. Questo procedimento viene messo in atto nel caso in cui il cane sia già adulto. Al contrario, se l’addestratore si trova a dover selezionare il cane da una cucciolata, il suo primo compito sarà svezzarlo, facendo in modo che il cane prescelto impari a riconoscerlo come suo capobranco.

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